Ici, lo sconto alla Chiesa è un aiuto di stato. La UE processa l'Italia
Le esenzioni fiscali concesse alla chiesa costano allo stato italiano due miliardi di euro, e ora anche un'indagine formale della UE rispetto agli aiuti di stato.
Dopo quattro anni di scambio di informazioni, archiviazioni e una serie di controricorsi, Bruxelles adesso accelera: la chiesa in quanto "azienda" leader in alcuni settori già gode di altre esenzioni.
Un esempio? Su 100 mila fabbricati, tra cui ospedali, scuole private, alberghi e altre strutture commerciali ha già uno sconto totale sul pagamento dell'Ici e del 50% di quello dell'ires. Con un risparmio annuo che si avvicina ai due miliardi di euro e coseguenti vantaggi competitivi ai concorrenti laici.
La procedura della commissione europea sarà aperta a metà ottobre e
ha 18 mesi di tempo per emettere il verdetto. Al primo punto l'accusa è
di "mancato pagamento dell'ici, al secondo l'articolo 149 del testo
unico delle imposte sui redditi che conferisce a vita la qualifica di
enti non commerciali a quelli ecclesistici, e al terzo lo sconto
dell'ires del 50%".
L'esenzione dell'Ici è stata introdotta nel dicembre 2005, in campagna elettorale dal governo Berlusconi e rivista da quello Prodi nel 2006 che
messo sotto pressione dalla UE, aveva ridotto l'esenzione lasciandola
sola agli enti non commerciali.
Ma questo alla UE non è bastato.
idealista.it
Commenti
Posta un commento