Strage ulivi in Puglia, aperta inchiesta. “Ma istituto indiziato gode di immunità”
La procura di Lecce indaga sull'origine del batterio Xylella fastidiosa
che sta decimando gli alberi in Salento e su eventuali omissioni
nell'arginarlo. Una pista porta all'Istituto agronomico mediterraneo di
Valenzano. La pm Mignone a Famiglia cristiana: "Ma non è violabile dalla
magistratura".
La strage degli ulivi in Salento diventa un caso giudiziario. Con una particolarità. Uno dei possibili indiziati, l’Istituto agronomico mediterraneo di Valenzano (Bari), “gode per legge di immunità assoluta”, spiega il pm di Lecce, titolare dell’inchiesta Elsa Valeria Mignone
in un’intervista a Famiglia Cristiana. “L’autorità giudiziaria italiana
non può violare il domicilio dell’istituto, non può effettuare
sequestri, perquisizioni o confische”, spiega il magistrato.
La procura di Lecce indaga sull’origine del batterio Xylella fastidiosa che sta decimando gli alberi di ulivo salentini.
L’inchiesta, secondo quanto riferiscono alcuni quotidiani, starebbe
seguendo due possibili strade. La prima è che il batterio sia arrivato
in Puglia in occasione di un convegno scientifico che fu organizzato nel
settembre 2010 dall’Istituto agronomico mediterraneo. La seconda pista
ipotizza che il batterio killer sia stato introdotto con le piante
ornamentali importate dall’Olanda e provenienti dal Costa Rica.
L’indagine sarebbe volta ad accertare anche se vi siano “omissionì
negli interventi per frenare l’epidemia da quando l’allarme è diventato
conclamato”.
Fonte: ilfattoquotidiano.it
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