Anche il Vaticano usa la polizia negli sfratti: il 15 febbraio quattro famiglie di contadini dovranno lasciare la propria casa

«Ci troviamo di fronte a quello che sembra l'ennesimo tentativo di allungare il brodo, ma è un brodo avvelenato. Siamo di fronte allo strangolamento dei contadini messi sotto sfratto dal Vaticano. L'ufficiale giudiziario ha rimandato al 15 febbraio lo sfratto, con l'utilizzo della forza pubblica. Si tratta di una situazione paradossale, per la quale il Vaticano, con la richiesta della forza pubblica, di fatto armerà la polizia contro contadini inerti. Resta ancora un mistero il perché di tanto accanimento per riavere nella propria disponibilità un'area sottoposta a vincolo di parco naturale, dove quindi non è possibile edificare». 

Lo dichiara, in una nota, Nando Bonessio, presidente dei verdi del Lazio durante il presidio con i contadini dell'Acquafredda. «Ci batteremo affinché questi sfratti non abbiano luogo, visto che i contadini che coltivano quelle terre da 4 generazioni non solo si ritroverebbero senza terre da coltivare, e quindi senza lavoro, ma anche senza casa. Abbiamo già presentato una mozione in consiglio regionale affinché la regione si impegni a trovare una soluzione con il capitolo di san pietro per queste persone. Chiamiamo tutte le forze politiche e sociali - conclude Bonessio - a una grande mobilitazione generale per il 15 febbraio di solidarietà con i contadini e di resistenza passiva».





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