Il vescovo tedesco delle spese pazze a marzo arriva in Vaticano
Franz-Peter Tebartz-van Elst, è accusato
di aver sperperato il denaro della diocesi di Limburg: 31 milioni per
ristrutturare il palazzo dove aveva la sua residenza.
Sta per
arrivare in Vaticano, il prossimo mese di marzo, l’ex vescovo
«spendaccione» di Limburg. È stato assegnato al Pontificio Consiglio per
la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Più specificamente
Franz-Peter Tebartz-van Elst, cinquantacinquenne, sarà il delegato per
la catechesi. Una posizione, che fin qui, nel dicastero che è presieduto
dall’arcivescovo Rino Fisichella, non c’era e che è stata decisa per
lui da Papa Francesco. «Van Elst si aggiungerà al segretario e al
sottosegretario e dovrà tenere i contatti con le conferenze episcopali
dei vari Paesi, e predisporre i catechismi, senza per questo apporre la
sua firma sui testi», spiega Fisichella.
Il «caso di Limburg» era scoppiato nel 2013.
Tebartz-van Elst è stato accusato di avere uno «stile autoritario» e
soprattutto di aver sperperato il denaro della diocesi. Il costo della
ristrutturazione dello storico palazzo del centro diocesano, vicino al
Duomo, nel piccolo centro del circondario rurale di Limburg-Weilburg,
nella Germania centrale, dove c’è anche la residenza dell’arcivescovo,
secondo i giornali tedeschi sarebbe lievitato da 5,5 milioni
preventivati all’inizio fino a 31 milioni (compresi 15 mila euro per una
vasca idromassaggio).
Al termine dell’inchiesta condotta sul caso, nel
marzo 2014, ha rassegnato le dimissioni. Era stato anche criticato per
aver mentito sotto giuramento riguardo ad un biglietto aereo di prima
classe acquistato per recarsi in India a visitare le baraccopoli. Il
vescovo aveva evitato di essere processato per false dichiarazioni
patteggiando una pena pecuniaria di 20 mila euro.
Fonte: corriere.it
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