Milano - Comunicato della CUB Trasporti
Dopo
le manifestazioni di Genova, Padova, Roma, Firenze, Viareggio, Livorno,
Torino, La Spezia, Palermo, Brescia, promosse in difesa del trasporto
pubblico e del diritto alla mobilità su gomma e ferro, indette dal
coordinamento nazionale autoferrotramvieri, i tranvieri milanesi
manifestano davanti a palazzo Marino per il diritto alla rappresentanza e
per il Diritto di Sciopero.
Il trasporto pubblico, da
bene comune, è diventato per i governanti una merce di scambio dove
sfruttamento e speculazione prevalgono su sicurezza ed efficienza. Il
Diritto alla Mobilità sta a cuore non a loro ma ai lavoratori e alle
lavoratrici che si assumono l’onere e l’onore di trasportare tutti i
cittadini, lavoratori, studenti, giovani, anziani e turisti che vivono e
attraversano le nostre città.
Siamo in lotta per
chiedere più assunzioni, controllo delle ore massime di guida, contro
l’utilizzo spregiudicato dello straordinario e per il diritto al
godimento delle ferie.
Ci battiamo contro l’umiliante
accordo “Expo”, siglato da Cgil, Cisl, Uil, Faisa Cisal, Ugl, Sama Faisa
Confail e Orsa, che sublima lo straordinario e sottrae forzosamente
alcuni riposi in sabato e domenica. L’accordo, inoltre, non affronta né
risolve i problemi strutturali dei tranvieri, come le gravi mancanze di
istituzioni e aziende riguardanti salute e sicurezza dei Tranvieri e
utenti e il Contratto Nazionale scaduto da 8 anni.
Ai
Tranvieri di Milano, che a grande maggioranza hanno aderito allo
sciopero del 28 aprile, dimostrando la totale contrarietà alle politiche
aziendal-sindacali, la Prefettura ha impedito di proseguire la lotta
con il pretesto di Expo e dietro le pressioni di Sindaco, forze
politiche e ATM. La precettazione viene usata per impedire l’esercizio
del diritto costituzionale di sciopero e cancellare l’unico strumento di
difesa dei lavoratori.
Lo sciopero del 28 aprile, che
ha visto l’adesione della stragrande maggioranza dei lavoratori ATM, ha
evidenziato che gli accordi non condivisi dai lavoratori, non valgono
nulla e che l’accordo sulla rappresentanza del 10/01/14 è ingiusto,
antidemocratico e inadeguato per una democratica contrattazione.
Al
Governo ciò non basta: si prepara a varare una legge sulla
rappresentanza, con l’assenso di Cgil-Cisl-Uil, che vincola il diritto a
indire lo sciopero a parametri di rappresentatività da sindacato unico.
Istituzioni, azienda e sindacati, tutti complici
consapevoli, vorrebbero far ingoiare l’accordo “Expo” ai tranvieri, come
oche all’ingrasso.
Con la stessa violenza intendono
fermare ogni opposizione alla vendita del trasporto pubblico, dei
diritti e delle conquiste dei lavoratori.
> 2 luglio 2015, ore 16, Piazza della Scala
PRESIDIO A PALAZZO MARINO
Durante il presidio ci benderemo la bocca a simboleggiare il bavaglio che intendono mettere alle lotte dei tranvieri.
Milano, 25 giugno 2015
Confederazione Unitaria di Base - Trasporti
Fonte: "Umanità Nova", settimanale anarchico
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