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Carrara / La manifestazione come atto condiviso

Duemila sono le persone che hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal Presidio Permanente di Carrara sabato 22 novembre.  Duemila sono i volti che hanno sfilato durante il corteo affermando il proprio disappunto e la completa sfiducia nei confronti dell'Amministrazione Comunale: chiedono a gran voce le dimissioni del Sindaco Zubbiani e di tutta la Giunta, ritenuti complici e colpevoli dei fatti accaduti durante l'alluvione del 5 novembre. Visi noti e meno noti decidono così di scendere nelle strade cittadine manifestando, passo dopo passo, la volontà di far valere i propri diritti e far sentire la propria voce riversando la loro fisicità nella città. Essa infatti è il luogo fondamentale dell'appartenenza e della rivendicazione dell'esserci del cittadino, il quale ricolloca in essa la propria identità. Il corteo come atto simbolico è partito dal luogo del crollo del muro, in via Argine destro ad Avenza, ed è confluito nel viale XX Settembre. A  mano a ...

Afem 2014 / La lotta continua in Spagna

La buona notizia arrivata dalla Spagna è che il tentativo, da parte del governo, di negare il diritto all'aborto è stato abbandonato di fronte alla forte opposizione da parte della gente e della campagna fatta dai gruppi.  Il ministro della giustizia Alberto Ruiz Gallardon aveva proposto un progetto di legge per porre fine al diritto d'aborto, tranne in caso di stupro o nel caso ci fosse stata una minaccia per la salute fisica o psichica della madre. Inoltre il disegno di legge conteneva la possibilità di una interruzione basata sul parere di due medici. Il disegno di legge era parte del programma del Partito Popolare del Popolo di centro-destra dal 2011 quando il leader Mariano Rajoy aveva promesso di rovesciare la legislazione precedente, che ha dato alle donne il diritto di sospendere la gravidanza tra la 14esima e la 22esima settimana. Il governo del Partito Popolare è fortemente legato alla Chiesa cattolica, che aveva sostenuto il disegno di legge. C'è stata poc...

Tav Torino 22N / Terrorista è lo Stato

Migliaia di persone hanno attraversato il centro cittadino, attraversato il mercato di Porta Palazzo, per arrivare al Balon.  Qui fuochi artificiali e striscioni hanno accolto i manifestanti che passavano di fronte alla casa occupata dove vivevano alcuni dei quattro ragazzi in carcere per il sabotaggio del 14 maggio del 2013 in Clarea. Il gesto, rivendicato in aula dai quattro No Tav, è stato fatto proprio dall'intero movimento. Un segnale forte e chiaro ai giudici che il prossimo 17 dicembre dovrebbero emettere la sentenza nel processo contro Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò. Lo scorso 14 novembre i due PM, Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, hanno ribadito l'accusa di attentato con finalità di terrorismo, chiedendo nove anni e mezzo di carcere per tutti. Una follia. Una lucida follia. Il messaggio che la Procura di Torino sta lanciando è forte e chiaro. Nessuno osi mettersi di mezzo, perché lo Stato infame colpirà duro. La magistratura si è assunta il compito...

Gov. Renzi / Astensione vs. Manganello

Cresce l'astensione. Gli abitanti dell'Emilia Romagna, come i calabresi, hanno preferito non votare.  I dati definitivi sull'affluenza, la percentuale di partecipanti alle regionali, è ferma ben al di sotto del 40%, quasi sei-sette cittadini su dieci sarebbero, dunque, rimasti a casa. Dati che in maniera plastica raccontano la disaffezione nei confronti della politica. Ed è inutile che Matteo Renzi finga che il suo governo sia estraneo a questo risultato. È un dato trasversale che colpisce tutto lo schieramento politico istituzionale. Quello accusato delle ruberie e delle politiche antipopolari. Cittadini sempre più lontani dai partiti, anche da quei movimenti che nascono per intercettare la protesta popolare, come il Movimento 5 Stelle, non riescono più a fare presa sull'elettorato. Male pure il Berlusca, che evidentemente ha lasciato il testimone e la cura degli interessi dei suoi settori al Renzi nazionale, visto la fattuale convergenza su molti nodi. Salvini e ...

Appello di Libera

Dopo l'arrivo delle spese per il processo dello Spazio Anarchico SOVERTE, 3.718 euro, il totale da raccogliere per i processi (LIBERA-RIVOLUZIO-SOVERTE) sale a 8.120 euro. Lanciamo quindi un appello alle compagne, ai compagni, ai solidali, ai gruppi musicali, di Sottoscrivere, dare DISPONIBILITÀ alle serate (sia per autogestire che per suonare), ORGANIZZARE a Libera o Altrove iniziative Benefit, darci una mano a PUBBLICIZZARE e a DIFFONDERE quelle già in programma.   www.libera-unidea.org/home.htm Fonte: "Umanità Nova", settimanale anarchico

Perugia / Prove pratiche di Jobs Act

Sul numero 34 di Umanità Nova avevamo trattato il caso di un lavoratore della Fincantieri di Sestri Ponente, licenziato su due piedi per “insubordinazione”dopo aver risposto a tono a un caporeparto che lo aveva insultato con un epiteto chiaramente razzista.   Se quello era stato un significativo esempio di cosa ci possiamo aspettare con l'approvazione del Jobs Act, quanto accaduto ora a Perugia ci dà un ulteriore, gravissimo segnale di quale sarà l'atmosfera nei luoghi di lavoro negli anni a venire se dai lavoratori non partirà, oggi, una immediata e ferma risposta. Il caso, recentissimo, è quello di Marilena Petruccioli, lavoratrice della Perugina-Nestlè e membro della RSU per la Fai-Cisl, categoria protetta in conseguenza del grave infortunio sul lavoro di cui fu vittima nel 1997, quando era ancora assunta con un contratto a tempo determinato. La “colpa” della lavoratrice, come riporta il quotidiano La Repubblica, è stato quello di avere pubb...

Milano / La casa è di chi l'abita

Un celebre verso della canzone “Dimmi bel giovane” di Francesco Bertelli del 1871 recita quello che, a distanza di oltre centocinquantanni, è un diritto assoluto e inalienabile: il diritto, per tutte e tutti, ad avere una dignitosa sistemazione abitativa.   In questi giorni, per i mass media di regime sempre e solo attenti alle beghe di Palazzo, vi è risonanza e diritto di cronaca per quanto riguarda il pluridecennale problema abitativo concentrato nelle periferie delle metropoli del fu “Bel Paese”.   Quello che è un problema sociale spesso e volentieri viene derubricato, dai governi nazionali e locali, a problema di “ordine pubblico”, di ripristino della “legalità” e altre sciocchezze del genere.    Nella sola città di Milano oltre 10.000 abitazioni di proprietà pubblica ad edilizia popolare sono lasciate, nella incuria generale, chiuse e sfitte, a dimostrazione di come vi sia, nel vario rimpallarsi responsabilità di gestione tr...