Sezzadio: No ai padroni dei rifiuti
Il
26 settembre a Sezzadio, i Comitati di Base della Valle Bormida sono
scesi in piazza per difendere la falda acquifera, contro le
multinazionali dei rifiuti, contro l’Acna di Cengio e contro il Terzo
Valico.
La nostra manifestazione è stata un forte
segnale di opposizione verso chi vuole distruggere il nostro territorio e
anche contro i politici che fino ad ora hanno protetto la Riccoboni.
Eravamo
quasi duemila persone, c’erano donne, bambini, alcune scuole, alcuni
nonni addirittura che spingevano le carrozzine con i nipoti dentro e 44
trattori dei contadini della zona. Siamo scesi in piazza arrabbiati e
incazzati. Hanno partecipato alla manifestazione diversi Comitati della
provincia di Alessandria che si battono contro il Terzo Valico. Gli
organizzatori hanno spiegato le finalità di questa lotta alla
popolazione e hanno spiegato il perché questa discarica non si deve fare
sulla falda acquifera che oggi dà da bere a 50.000 persone della Valle
Bormida ma anche sarebbe in grado di sopperire al bisogno a 300.000
persone. Abbiamo spiegato anche perché continua la
lotta contro l’Acna di Cengio: quel sito è stato chiuso con una dura
lotta popolare della gente della Val Bormida nel Duemila ma da allora è
rimasto in mano a Eni-Syndial che doveva
occuparsi della bonifica: l’impianto è stato demolito, il tutto è stato
accumulato all’interno all’Acna di Cengio. Tale demolizione ha avuto
come risultato tre milioni di metri cubi di rifiuti tossici, nocivi e
cancerogeni. L’Eni-Syndial, l’unica cosa che ha fatto in 15 anni è stata
quella di raccogliere il percolato che esce da questa montagna di
rifiuti e decolorarlo per poi ributtarlo di nuovo nel fiume Bormida. In
questa operazione, dopo 15 anni, la bonifica non è stata fatta, hanno
speso 62 milioni di euro e hanno chiesto una proroga di altri 15 anni e
l’uso di 300 litri d’acqua al secondo da prelevare dal fiume Bormida,
per continuare a decolorare il percolato. E sicuramente intendono
portare all’interno dell’Acna di Cengio terre di bonifica di altri siti
inquinati e scorie tossiche per lavarli e ributtarli ancora nel nostro
Bormida.
Tutto questo noi non possiamo accettarlo.
Dopo
117 anni di inquinamento il fiume Bormida è un fiume morto, è
impossibile disinquinarlo perché la tossicità che ha versato l’Acna è
talmente tanta che è andata oltre i 300 metri di profondità.
Noi
siamo anche contro il Terzo Valico, non solo perché è un’opera inutile e
devastante per il territorio ma perché il tracciato dove passerà il
Terzo Valico è pieno d’amianto. Tanto è vero che già oggi alcuni
cantieri aperti da parte del Cociv sono stati fermati perché l’amianto
che ne fuoriesce supera di gran lunga le tabelle che vietano le
lavorazioni e perché si metterebbe a rischio la popolazione e le falde
acquifere.
Noi continueremo la lotta ancora con più
determinazione. I Comitati di Base della Valle Bormida hanno dimostrato
di guidare la lotta con fermezza e coerenza.
Noi non
faremo compromessi con nessuno, né per le falde acquifere, né per il
Terzo Valico, né per l’Acna di Cengio. Ci sono cose molto importanti che
non sono negoziabili come la salute, l’acqua e il territorio in cui
abitiamo. Oggi i Comitati di Base della Valle Bormida hanno un grande
consenso da parte della popolazione che è sempre più cosciente che
questa è una lotta giusta e che coinvolge tutta la popolazione.
NO PASARAN!
Comitati di Base
della Valle Bormida
Fonte: "Umanità Nova", settimanale anarchico
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