Cinque "falsi cibi" da evitare
Non è necessario giungere a prendere in considerazione la carne creata in laboratorio per rendersi conto di come l'industria degli alimenti monopolizzi da decenni un settore che in un mondo ideale dovrebbe salvaguardare la salute della popolazione mondiale, producendo esclusivamente alimenti benefici.
I "falsi cibi" purtroppo esistono già e molti di noi probabilmente li consumano tuttora, inconsapevoli della loro composizione e dei metodi di produzione
impiegati per la loro realizzazione. Vi siete mai chiesti che cosa sia
davvero il surimi? O quali ingredienti contengano alimenti come le sottilette? Ecco cinque "falsi cibi" da evitare o almeno limitare.
1) Panna montata
Quale può essere l'impatto degli additivi chimici sugli alimenti? Jonathan Field
ha provato a dimostrare alla figlia quali effetti essi possano avere
sui cibi in cui essi sono presenti, attraverso un esperimento proprio
con la panna montata comunemente in vendita al supermercato, che, dopo essere stata versata in una ciotola di vetro, ha conservato la propria tipica consistenza per ben 12 giorni per
diventare subito dopo molto più simile a del polistirolo che ad un
dessert commestibile. Tra gli ingredienti delle comuni panne spray
possono essere presenti: sciroppo di glucosio, latte in polvere, aromi
artificiali, coloranti, addensanti e conservanti chimici. Molte panne
liquide da montare o preparati per panna montata non fanno eccezione in
quanto ad ingredienti di dubbia provenienza. Continueremo ancora a
considerare la panna montata come un "vero" alimento?
2) Sottilette
3) Margarina
Le margarine vegetali classiche sono ottenute mediante l'idrogenazione di oli vegetali, tra i quali spesso è presente l'olio di palma. Le margarine vegetali che si dichiarano come "non idrogenate" possono comunque presentare un elevato contenuto di grassi saturi.
Per questo motivo sarebbe opportuno consumarle saltuariamente o, ancora
meglio, sostituirle quando necessario con prodotti più leggeri, come la margarina di soia biologica o il burro di soia biologico, a minor contenuto di grassi saturi. Le classiche margarine contengono solitamente oli di scarso pregio
e nella loro composizione non mancano coloranti, conservanti ed
emulsionanti degli acidi grassi. In numerose ricette sia dolci che
salate la margarina può essere sostituita con olio di girasole o di mais biologico e spremuto a freddo.
4) Dolcificanti artificiali
Il primo dolcificante artificiale ad essere impiegato dall'industria alimentare fu la saccarina, seguita poco dopo dal ciclamato, sostituito a propria volta dall'aspartame, composto da due aminoacidi, la fenilalanina e l'acido aspartico. L'aspartame è un additivo alimentare dal potere dolcificante 200 volte superiore allo zucchero. In etichetta può nascondersi dietro la sigla ad esso attribuita: E951.
E' ampiamente utilizzato dall'industria alimentare mondiale per via
della propria facile reperibilità e dei costi contenuti. La sua pericolosità per l'organismo è stata messa in relazione alla sua capacità di rilasciare all'interno di esso metanolo e formaldeide. Uno studio italiano effettuato a Bologna nel 2005 presso l'istituto "Bernardino Ramazzini" ha ipotizzato come il rilascio di formaldeide nel metabolismo dell'aspartame possa essere correlato all'aumento dell'incidenza di tumori cerebrali e leucemie.
Presso la medesima sede sono stati effettuati ulteriori studi in
proposito, nel 2007, che hanno preso in considerazione gli effetti
dell'aspartame sui bambini e i cui risultati dovranno essere esaminati
dall'EFSA entro settembre 2012. Leggi il nostro articolo sui dolcificanti naturali.
5) Surimi
Il surimi, o finta polpa di granchio, non è altro che un composto alimentare ottenuto assemblando parti tritate di alcuni pesci,
come il merluzzo, con carboidrati, addensanti, coloranti e conservanti
per ottenere dei cilindretti dall'interno bianco e dalla parte esterna
di colore arancione, degli affettati al sapore di granchio, delle "finte" chele di granchio
o altri prodotti dalla forma simile a quella di crostacei come i
gamberoni e dall'artificiale sapore di pesce. La sua diffusione
commerciale ha portato a mettere in campo lavorazioni sempre più
tecnologiche per ottenere tale prodotto, che, una volta scoperta la sua composizione, smette immediatamente di apparire invitante.
Tra i suoi ingredienti non mancano solitamente: sorbitolo, zuccheri,
polifosfati, glutammato monosodico, olio di colza e aroma artificiale di
granchio.
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