Cittadinanzattiva: aumentano le tariffe sui rifiuti, ma peggiorano i servizi
Le tasse aumentano, i servizi peggiorano. Non potevano essere più impietosi i risultati del sesto rapporto annuale di Cittadinanzattiva sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Lo studio, realizzato dall'Osservatorio prezzi e tariffe di
Cittadinanzattiva che ha preso "come riferimento una famiglia tipo
composta da 3 persone con un reddito mdio complessivo di 44.200 euro e
una casa di proprietà di 100 metri quadri", evidenzia negli ultimi 5
anni un aumento del 17% nella spesa media delle famiglie giunta nel 2012
a 253 euro. Ad alleggerire le tasche degli italiani ci hanno pensato Tarsu e Tia con un aumento su base nazionale del 2,8% rispetto al 2011
e impennate da record in alcune città come Bari dove nell'ultimo anno
la Tarsu è aumentata del 30%, Messina che ha registrato un aumento della
Tarsu del 22% e Firenze dove la Tia è aumentata del 21%. Il tutto in
attesa di registrare la portata della nuova tassa che entrerà in scena
nel 2013, la Tares.
Dove si paga di più- Gli aumenti riguardano tutto il territorio nazionale, ma sono concentrati particolarmente al sud.
Nell'ultimo anno le famiglie meridionali hanno speso in media 270 euro
contro i 255 euro del centro e i 234 euro del nord. In alcune città
meridionali gli aumenti delle tariffe sono iperbolici: 98% a Salerno,
96% a Reggio Calabria, 83% a Napoli, 63% a Bari. La
città con le tariffe più alte si conferma, come nel 2011, Napoli con 529
euro in media a famiglia. Seguono Salerno (421 euro) e Siracusa (407
euro). Roma (378 euro), Venezia (346) e Carrara (346) sono gli unici
capoluoghi di provincia non del sud presenti nella Top Ten.
Dove si paga di meno- Nonostante la pessima
prestazione del sud Italia nel suo complesso, i due capoluoghi di
provincia dove si spende di meno sono proprio due città meridionali:
Isernia (122 euro)e Matera (135 euro), entrambe attestatesi
rispettivamente al primo e al secondo posto anche nel 2011. Le restanti
città più convenienti d'Italia si trovano tutte al nord e al cntro dello
stivale, fatta eccezione per Vibo valentia che chiude la Top ten
insieme a Verona e a Como con una spesa per famiglia di 176 euro.
Tasse e raccolta differenziata- La ragione di
tariffe più elevate al sud non risiede nella quantità di rifiuti
prodotti, ma nella loro gestione. Nel Sud Italia, infatti, si producono
meno rifiuti rispetto al Centro e al Nord: 495 kg a testa nel sud contro
i 613 del Centro e i 533 del Nord. A fare la differenza in negativo per
le regioni meridionali è la raccolta differenziata tramite la quale
viene smaltito appena il 21% dei rifiuti contro il 27% del centro e il
49% del nord.
Il confronto con il resto d'Europa- Nel complesso
Cittadinanzattiva rivela un forte gap dell'Italia nei confronti
dell'Europa: nel nostro Paese oltre metà dei rifiuti finisce in
discarica e solo il 40 % viene recuperato, mentre la media europea vede
un 40% di rifiuti recuperati e un 38% che finiscono in discarica. Una
cattiva gestione nello smaltimento dei rifiuti che ha più volte indotto
l'Unione Europea a intraprendere procedure di infrazione contro
l'Italia.
btimes.com
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