Niente Imu alla Chiesa: il Consiglio di Stato boccia il regolamento del Tesoro
Con l'estensione della tassa
sugli immobili anche alla Chiesa, il governo voleva chiudere la polemica
sull'esenzione finora garantita a congregazioni religiose ed enti
ecclesiastici. Peccato però che ad intervenire è stato il Consiglio di Stato che ha bocciato il regolamento del Ministero dell'Economia che
disciplinava il pagamento.
- I motivi della bocciatura
Secondo il tribunale di giustizia amministrativa il governo ha
"compiuto alcune scelte applicative, che non solo esulano dall'oggetto
del potere regolamentare attribuito, ma che sono state effettuate in
assenza di criteri o altre indicazioni normative atte a specificare la
natura non commerciale di una attività". In soldoni, secondo la corte
dei conti, il tesoro è andato oltre i poteri conferiti per legge.
- La norma sull'imu
Nell'articolo 91-bis della legge sulle liberalizzazioni, il governo
ha stabilito che per gli immobili ad utilizzo misto (commerciale e non
commerciale) appartenenti a chiesa, movimenti religiosi e associazioni
non a scopo di lucro, l'Imu debba essere pagata a partire dal 2013 in
proporzione all'uso non commerciale per come risulta dalla dichiarazione
dei proprietari.
- La procedura d'infrazione
La bocciatura del Consiglio di Stato ritarda l'entrata in vigore
della legge e riapre anche la questione della procedura d'infrazione
avviata dalla commissione europea nei confronti del nostro paese. L'organismo europeo ritene infatti che l'esenzione dell'imposta agli
immobili ecclesiastici rappresenta una violazione dei principi e delle
regole sulla concorrenza.
- Il mancato gettito
Secondo le stime del tesoro presenti nella relazione sull'erosione
fiscale del 22 novembre del 2011, il mancato gettito Imu per l'esenzione
alla Chiesa ascendeva a 100 milioni di euro. Una cifra che è stata
rivista al rialzo dall'Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) che parla
invece di 600 milioni di euro.
idealista.it
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