La "nuova" tortura tecnologica
Va in onda la stagione del grande fratello. Una rassegnata abulia e una stanchezza mentale avvolgono il belpaese dove peraltro la tortura non è un reato penale, mentre la libertà espressiva è un delitto sanzionato da un codice fascista ancora in vigore.In compenso dal 2006 è operativa Eurogendfor che già dispone sia pure illegalmente, delle informazioni sensibili della popolazione europea.
Ora l’esistenza della telepatia artificiale, ossia di una nuova tecnologia in grado di leggere ed interpretare l’attività elettrica del cervello umano in termini di parole ed immagini da rilevante distanza, delinea uno scenario inquietante per il futuro dell’umanità, ma è già operativa livello rudimentale. Ne sa qualcosa l'ex giudice Carlo Palermo, che in qualità di avvocato ha denunciato le torture inflitte ai minori - talvolta uccisi - inclusi esperimenti militari, repentinamente insabbiate dalla magistratura tricolore.
Il fatto che questa stessa tecnologia bellica possa essere utilizzata per interferire con il funzionamento del sistema nervoso umano a fini di manipolazione, tortura o eliminazione, senza possibilità di difesa e senza lasciare tracce evidenti, rende tale scenario perfino tragico per tutti coloro che hanno a cuore i diritti umani. Il fatto che adesso questa tecnologia sia comunemente utilizzata dalla NSA o da qualche altra agenzia governativa nordamericana per operazioni psicologiche segrete su larga scala in tutto il mondo, indipendentemente da qualsiasi effettivo controllo politico, al di fuori di qualunque vincolo etico o legale, trasforma questo scenario da possibilità futura a terribile realtà presente.
In Italia la massa ha perso a tal punto il senso della propria dignità che sopravvive in una specie di limbo, dove nessuno ha più voglia realmente di protestare, figuriamoci poi di ribellarsi, a parte una minoranza attiva. E non c’è niente di più idoneo di un simile terreno inerte, affinché il potere possa compiere i suoi misfatti impunemente.
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