Vaccini: il Decreto Legge è irreperibile

Effetto rolex: nemesi medica e politica. Comunque, giù le mani dai bambini! Dopo una martellante propaganda dei mass media senza un filo di razionalità, in barba ai dettami dell’evidenza scientifica, inventando un’epidemia inesistente, il 19 maggio scorso il consiglio dei ministri su proposta del primo ministro Gentiloni e del ministro Lorenzin, con il pretesto dell’urgenza - grazie all'inesistente opposizione parlamentare - ha approvato il cosiddetto decreto legge che impone un bombardamento di vaccini sui minori, vale a dire un trattamento sanitario obbligatorio che viola i diritti costituzionali di neonati, bambini, adolescenti e genitori.


A tutt’oggi, 24 maggio 2017, lo strombazzato decretino pompato da giornali e dalle radio-televisioni di regime nonché dai camici grigi con il presidente dell'Istituto superiore di sanità in palese conflitto di interessi, non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ma ecco cosa stabilisce l’articolo 77 della Costituzione Repubblicana Italiana, a cui i politicanti italidioti devono attenersi rigorosamente:


«Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria. Quando, in casi straordinari di necessità e d’urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni. I decreti perdono efficacia sin dall’inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti».

L’esercizio della funzione legislativa spetta notoriamente al Parlamento. Infatti, secondo l’articolo 76 della Costituzione,«non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti».


Alla luce dei fatti e non delle mere opinioni di qualche grullino o pidiota renziano, la porcata della diplomata Lorenzin (neanche laureata) può essere interpretata come una sorta di prova generale. Insomma, tanto per saggiare l’effetto che fa sulla massa. Questo governicchio di incompetenti eterodiretti, piazzati a Palazzo Chigi senza alcuna volontà popolare, va immediatamente dismesso con uno sciopero generale ad oltranza in tutta la nazione, va inoltre processato per procurato allarme. Comunque, i regimi anche quelli di ciarlatani ed inetti, per definizione non si riformano ma si abbattono. 


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