Vaccini: prove di dittatura totalitaria in Italia
Un altro radiato: Dario Miedico (77 anni) è uno dei 153 firmatari della lettera all’Iss che vanta il presidente Ricciardi in macroscopico conflitto di interessi. Fu così che in Italia non ci fu più una sola reazione avversa ai vaccini. Sotto dittatura il dissenso critico è assolutamente vietato.L’Istituto superiore di sanità ha ricevuto un documento firmato appunto da 153 medici nel quale si segnalano le tare di una pratica mal eseguita (secondo i firmatari), ed anziché occuparsi di tali rischi, cioè svolgere il suo lavoro, fa da delatore per una ritorsione privatistica. Ben 15 paesi europei, tra cui la Germania non hanno programmi vaccinali. Visto l'andazzo, adesso i medici che certificano i falsi invalidi li fucilano?
Radiare un medico epidemiologo perché obietta sulle vaccinazioni di massa sembra da Paese poco democratico, anzi proprio totalitario, anche se il tema in questione riguarda possibili epidemie di malattie infantili. E che dire di tanti medici che nella Sanità Pubblica si sono resi responsabili di gravi errori in chirurgia? Non risultano radiazioni di massa in proposito.
Alla fine degli anni ’90 mi è capitato di occuparmi di malasanità. Nel 1998 realizzai un’inchiesta sull’uccisione di un bimbo di 3 anni, Andrea, a cui in un celebre ospedale del Vaticano, i medici avevano diagnosticato erroneamente un tumore. Fui citato in giudizio insieme ad un medico che aveva avuto il coraggio di dire la verità. Risultato ci chiesero più di due miliardi di lire a testa, come risarcimento per il presunto "danno di immagine" del nosocomio fondato da padre Pio (poi fatto santo). Dopo un decennio abbiamo vinto la causa civile. In sede penale alcuni sanitari, tra cui il primario, sono stati condannati con sentenza passata in giudicato anche a 4 anni di carcere. Sono tutti uccel di bosco e nessun di loro è stato radiato, ma esercitano tranquillamente.
Perché non radiare allora i medici che hanno certificato per minorati milioni di falsi invalidi? Dopo la dittatura fiscale, con la quale ci annichiliscono, siamo passati alla dittatura vaccinale con esproprio della potestà genitoriale. Ormai l'isteria istituzionale regna sovrana. Viene radiato un medico, che non è in alcun modo contro i vaccini, ma che esprime solo alcune perplessità in merito.
La chiesa cattolica nel medioevo faceva esattamente la stessa cosa, puniva e metteva alla gogna o sul rogo chiunque avesse dei dubbi. Non mi sorprende che tanti ignoranti siano a favore di misure così draconiane, il buon senso è stato smarrito da tempo.
L' autoritarismo sta deflagrando in tutti i campi, e non solo in politica, dove peraltro si cerca con molta eleganza da parecchio tempo di far votare meno possibile i cittadini e di imporre soluzioni politiche conservative del vecchio sistema e dell' ordine conseguito.
Mi sfuggiva comunque che un laureato in medicina potesse essere inibito nell' esercitare la professione per questione di opinione su come affrontare una problematica imposta con un trattamento sanitario obbligatorio da un ministro appena diplomato.
Radiare un medico perché critico, mentre non accade mai nulla a chi commette abusi (tipo prescrivere farmaci a chi non ne avrebbe bisogno, magari solo perché è "passato il rappresentante" e gli ha fatto un'offerta che non ha potuto "rifiutare"),tipo anoressizzanti, ora vietati, a chi non era in condizioni di peso tali da giustificarne l'uso.
E’ giunta l’ora di pretendere con una class-action che l'imposizione coercitiva delle vaccinazioni sia garantita dall'assunzione della piena responsabilità da parte dei firmatari di tale legge dei danni potenziali che da questi miscugli vaccinali potrebbero derivare. Naturalmente di ciò dovrà essere investita l'Unione Europea.
Avendo le istituzioni sanitarie abdicato alle loro funzioni, è compito dei cittadini svegliarle a qualsiasi costo. A suon di proteste, di richieste risarcitorie, di querele, di ricorsi ai TAR ed alla Corte Costituzionale. Ma soprattutto togliendo potere ai corruttori; cioè riducendo drasticamente l'acquisto di beni di consumo (farmaci) coperti da una fittissima rete di opacità. Potremmo aprire le danze con uno sciopero generale ad oltranza, per obbligare il governo a dimettersi.
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