Il dramma dei Boscimani, cacciati da casa propria
Erano i primi abitanti del Botswana.
Il Governo li ha sfrattati. Ufficialmente per proteggere la fauna. Ma la
zona è ricca di diamanti e le aziende straniere stanno già arrivando.
In circa 100mila popolano i paesi del Sud dell'Africa, soprattutto
Botswana, Namibia, Zambia e Sud Africa: sono i Boscimani, tra i primi a
insediarsi in queste terre, migliaia di anni fa. E che ora pagano il
processo di modernizzazione che ha investito la regione meridionale del
Continente nero. Tra il 1997 e il 2002 intere famiglie sono state
cacciate con la forza dai loro villaggi e obbligate a vivere a decine di
chilometri di distanza. "La polizia è venuta, ha distrutto i nostri
villaggi e ci ha caricati su dei camion con i nostri averi" ha
raccontato la 21enne Goiotseone Lobelo alla Bbc "poi ci ha scaricati
come se fossimo delle nullità".
I PROBLEMI DELLA MODERNITA'. Ora Goiotseone vive a New
Xade, nel distretto di Ghanzi, in Botswana. La sua casa, invece, è stata
rasa al suolo e il terreno è stato inglobato nel Central Kalahari Game
Reserve (Ckgr), seconda riserva naturale più grande del mondo e
principale meta turistica del Paese. E lo stile di vita moderno ha
contagiato i Boscimani. "Stiamo prendendo l'Aids e altre malattie di cui
non conoscevamo nemmeno l'esistenza. I giovani bevono alcolici. Le
ragazze rimangono incinte. Qui è tutto sbagliato". Nel 2006 una sentenza
ha giudicato incostituzionale il programma di sfratti messo in atto dal
governo. Tuttavia, solo a una piccola minoranza di Boscimani è stato
consentito di tornare a vivere nel Ckgr.
I DIAMANTI DIETRO GLI SFRATTI. Il governo sostiene che
l'allontanamento dei nativi sia necessario per proteggere la fauna e
l'ecosistema della riserva. Le associazioni umanitarie e gli stessi
Boscimani ritengono che le motivazioni siano ben altre, essendo il
territorio in questione estremamente ricco di diamanti. Gli sfratti,
insomma, sarebbero la prima mossa del governo per aprire la strada alle
multinazionali affamate di pietre preziose. Un'industria londinese ha
dato il via nel 2011 a un progetto per l'estrazione di diamanti nella
zona: i primi scavi dovrebbero avvenire nel 2014. E altre aziende sono
già pronte.
cadoinpiedi.it
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