Apple e Facebook pagano le dipendenti che congelano gli ovuli
Pur di non farle "rinunciare" alla carriera lavorativa.
Come è noto, il welfare negli USA è profondamente diverso da quello
europeo: in Europa è lo Stato che gestisce sanità e servizi sociali;
negli Stati Uniti sono le aziende a pagare la maggior parte delle cure
mediche e delle prestazioni sociali in modo diretto, che varia da
azienda ad azienda.
Questo spiega la polemica che è scoppiata negli Stati Uniti a proposito
della scelta di Facebook e di Apple (quest'ultima a partire da gennaio
2015) di contribuire fino a 20.000 dollari per le spese sanitarie delle dipendenti che desiderano avere figli oltre l'età feconda.
Il contributo viene erogato per contribuire alle spese di congelamento
degli ovuli delle giovani dipendenti, che in questo modo possono
rimandare una gravidanza senza rinunciare alla carriera, e senza
ricorrere alla maternità surrogata: il cosiddetto "utero in affitto",
pratica da noi vietata dalla legge 40 del 2004 sulla fecondazione
assistita, ma permessa negli Stati Uniti.
Le due aziende sono disponibili a coprire una parte delle spese che una
lavoratrice molto impegnata nella carriera potrebbe sopportare per il
congelamento degli ovuli, in modo da poter (cercare di) avere figli
anche in più tarda età.
Va sottolineato infine che la tecnica di congelamento degli ovuli non
garantisce che in futuro la donna potrà rimanere incinta, anche se le
percentuali di successo sono in crescita.
Apple garantisce pari trattamento anche alle lavoratrici part time;
inoltre sostiene anche le spese per eventuali adozioni di dipendenti che
non possono avere figli.
Facebook invece sottolinea di garantire ai dipendenti 4 mesi di
maternità retribuita a padri e madri (negli USA generalmente le donne
tornano al lavoro poche settimane dopo il parto) oltre a un bonus di
4.000 dollari alla nascita di un bimbo.
Il dibattito è aperto fra chi apprezza queste scelte di welfare
aziendale e chi, opportunamente, sottolinea che sarebbe meglio una
politica di orari e permessi che permettano di conciliare maternità e
lavoro: voi da che parte state?
zeusnews.it
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