Il golpe venezuelano


La farsesca costituente venezuelana non ha neanche finto di porsi un obiettivo più elevato. Neppure due settimane dopo il suo insediamento, si è già arrogata i poteri dell’assemblea nazionale, dove l’opposizione al governo di Nicolas Maduro ha la maggioranza. Il passaggio è stato formalizzato il 18 agosto con un decreto approvato all’unanimità dai 545 componenti della costituente, scelti secondo regole stabilite apposta per favorire i lealisti. Un terzo dei membri viene dai sindacati e da altre organizzazioni controllate dallo stato, il resto è composto dai rappresentanti di tutti i comuni, a prescindere dal numero di abitanti. Non è un problema il fatto che solo una piccola parte dei venezuelani sia andata alle urne per legittimare questa truffa, a cui l’elezione della moglie e del figlio di Maduro ha dato un tocco ridicolo.

Maduro non ha mai accettato la vittoria dell’opposizione alle legislative del dicembre 2015, la prima dopo 16 anni di governo chavista. Nell’escalation delle intimidazioni contro l’assemblea, i riti e i valori più elementari della democrazia sono stati violati. Fin dall’inizio, servendosi di una magistratura asservita all’esecutivo, il governo ha cercato di impedire l’entrata in carica di tre deputati che avrebbero dato all’opposizione la maggioranza necessaria per cambiare la costituzione. Poi, a marzo del 2017, la corte suprema di giustizia ha cercato di usurpare il potere legislativo, rinunciando solo dopo le reazioni negative a livello internazionale. Da allora un’ondata di manifestazioni di piazza ha investito il paese, provocando più di un centinaio di morti.


Ora è arrivata la manovra più sfacciata, sotto il ridicolo pretesto di riformare la costituzione approvata nel 1999 dagli stessi bolivariani. Questa operazione equivale a un golpe. Di fronte alla crisi istituzionale, alla repressione degli oppositori e al tentativo di Maduro di restare al potere a ogni costo, questo regime sarebbe una dittatura anche se il paese attraversasse una fase di benessere e consenso popolare. Ma con la sua catastrofe economica e sociale, il Venezuela è la dimostrazione delle tragedie a cui vanno incontro i governi che non rispettano le regole della democrazia.

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