«Così l’Italia manda i suoi profughi in Germania»
Le autorità tedesche criticano il nostro paese per la gestione di chi cerca asilo, che non rispetta regole europe.
La gestione dei profughi divide l’Europa. Dalla Germania arrivano
critiche sempre più forti verso l’Italia. Il nostro governo non
rispetterebbe gli accordi europei, favorendo il trasferimento di chi
cerca asilo verso i paesi ricchi del Nord. Il governo tedesco si è detto
pronto a sostenere Frontex Plus, ma chiede una svolta al nostro paese.
GERMANIA CONTRO ITALIA SUI PROFUGHI - Mentre il
ministro degli Interni italiano Angelino Alfano ha annunciato il
sostegno del governo tedesco all’operazione Frontex Plus, al fine di
migliorare i controlli degli sbarchi e coordinare con più efficacia la
gestione dei profughi all’interno dell’UE, diversi conducenti italiani
sono stati arrestati in Baviera per trasporto illegale di immigrati.
Come rimarca un articolo di Die Welt, la rabbia contro l’inerzia
dell’Italia su questo tema è molto forte in Germania. «In Germania
cresce rapidamente il numero dei profughi e di chi cerca asilo, mentre
l’Italia non prende sul serio gli accordi europei e fa viaggiare senza
problemi queste persone verso gli Stati del Nord. Alcune autorità
italiane avrebbe pagato perfino 500 euro, affinché i profughi
abbandonassero il paese e metterli in un treno diretto verso il Nord
Europa». Il quotidiano tedesco cita il caso di “Lampedusa ad Amburgo”,
ancora irrisolto a più di un anno dall’arrivo di centinaia di africani
nella seconda metropoli della Germania. Il ministro degli Interni
tedesco, Thomas de Maizière, ha confermato la sua disponibilità ad
appoggiare la missione di controllo del Mediterraneo Frontex Plus in un
incontro col suo collega Alfano, a condizione però che l’Italia e gli
altri paesi del Sud Europa rispettino il sistema di asilo dell’UE.
L’ITALIA E LE REGOLE EUROPEE SUI PROFUGHI - Die Welt
spiega come secondo le autorità tedesche l’Italia sarà appoggiata nelle
sue richieste di maggior supporto nel controllo del Mediterraneo solo
se rispetterà «finalmente i suoi obblighi. Chi richiede asilo deve
essere registrato in modo sistematico, e non deve poter viaggiare verso
altri Stati dell’UE». Questa disciplina è stata fissata dal regolamento
Dublin II, e a breve-medio termine non pare esistano condizioni
politiche per una sua modifica. Il quotidiano rimarca come i rimproveri
nei confronti del nostro paese siano pesanti, visto che nel sistema UE i
Paesi che accolgono per primi i profughi ricevono un supporto
finanziario per potersi prendere cura di loro e garantire la sicurezza
della frontiera. Un compito che l’Italia fa solo in parte. In Germania
il tema sta diventando particolarmente sentito, visto che nel 2014 si è
registrata una crescita significativa, quasi il 30%, dei viaggi svolti
in modo illegale.
L’ITALIA E LE FRONTIERE NON SICURE - Il presidente
della polizia federale tedesca, Dieter Romann, ha rimarcato più volte
come profughi salvati dalla Marina italiana siano stati poi registrati
in Germania senza che fossero state rispettare le prescrizioni di Dublin
II nei loro confronti. Una ricerca dell’Associated Press ha confermato
la denuncia delle autorità tedesche, indicando in circa un quarto, poco
più di 13 mila, il numero di profughi non sottoposti all’obbligatoria
registrazione, inclusiva del salvataggio delle loro impronte digitali.
Die Welt evidenzia come l’UE in questo momento stia mancando gli
obiettivi fissati dal sistema di Dublino, che prevedono controllo nei
paesi che accolgono chi cerca asilo, garantito dal supporto degli altri
stati membri. Il ministro degli Interni tedesco ha però garantito
maggior impegno in questo senso, indicando la condivisione verso una
comune iniziativa europea per una risposta coerente e decisa su questo
tema, che includa anche maggior impegno contro il trasporto illegale dei
migranti.
giornalettismo.com
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