L’UE: Tutti gli Stati accolgano i profughi

La Commissione risponde positivamente alla richiesta della Germania per correggere la sproporzione nella gestione dei rifugiati.

La Commissione europea è favorevole ad un maggior impegno degli Stati membri nell’accoglienza dei profughi. Secondo il governo dell’UE i profughi che arrivano sopratutto in Italia o in altre nazioni ai confini dovrebbero poi essere distribuiti in modo più equo sul territorio, mentre ora il peso della loro accoglienza ricade prevalentemente su 4 o 5 Stati.

LA COMMISSIONE UE E I PROFUGHI - La Commissione europea appoggia le richieste dei paesi UE al momento in difficoltà nella gestione dei profughi, rimarcando come gli stati membri dovrebbero impegnarsi di più nell’accoglienza. La presa di posizione del commissario Cecilia Malmström si riferisce in particolar modo alla sproporzione relativa al ricevimento delle domande di asilo. Nel 2013 il 75% di chi ha chiesto lo status di rifugiato si è risvolto a soli 5 stati membri. La commissaria svedese, che nel prossimo esecutivo guidato da Jean-Claude Juncker assumerà un altro incarico, ha evidenziato come l’UE sia consapevole che ci siano almeno 10, 11 Stati che non si impegnano abbastanza sull’accoglienza dei profughi. La Commissione però non ha il potere di costringere le capitali di questi paesi membri a prendersi a carico degli altri rifugiati, visto che una simile competenza è ancora assegnata agli stati e non all’Unione Europea. Una migliore distribuzione dei profughi oppure quote da assegnare tra i diversi paesi possono essere decise solo su base volontaria, in base ad accordi tra gli stati UE, ha rimarcato il portavoce della commissaria Malmström.

PROFUGHI: LA GERMANIA E L’ITALIA – La presa di posizione dell’esponente della Commissione Barroso è arrivata dopo una dura lettera della Germania all’UE sul tema profughi. Il ministro degli Affari interni tedesco, Thomas De Maizière, aveva chiesto alla Commissione un intervento sul tema dei rifugiati, «perché non è più possibile che solo 4 o 5 paesi dell’UE accolgano la stragrande maggioranza dei profughi. Questo non corrisponde alla comune solidarietà europea, di cui abbiamo bisogno con urgenza». Il ministro del governo Merkel si è schierato in favore di una quota di rifugiati, da assegnare a tutti i paesi membri dell’UE. «Se tutti gli stati coinvolti mantenessero una simile regola, paesi come l’Italia, dove in questo momento arrivano molti più profughi che altrove, potrebbero essere sgravati tenendo in considerazione le persone già registrate». Per la Commissione UE la proposta della Germania è condivisibile, anche se realizzabile su base volontaria.

PROFUGHI: L’UE E GLI STATI - La gestione dei problemi di sicurezza così come quelli della giustizia è gestita in modo prevalente dagli Stati nazionali. La comunitarizzazione di questi ambiti non è mai veramente avanzata in modo rilevante dalla fondazione dell’UE, ed ancora oggi per modificare le normative comunitarie in questi ambiti serve in prevalenza l’unanimità degli stati membri. Lo scoppio di diverse guerre così come l’inasprirsi delle tensioni geopolitiche ai confini dell’UE, in particolar modo nel Mediterraneo, hanno significativamente aumentato l’arrivo dei profughi. Nel 2013 in Italia il numero degli sbarchi è più che raddoppiato, e una simile tendenza alla crescita dei rifugiati sarà confermata anche nel 2014. L’Italia, dopo l’avvio dell’operazione Mare Nostrum, che ha assicurato la vita a più di 110 mila persone, vorrebbe che l’UE si prendesse carico della gestione dei confini marittimi così come dell’accoglienza tramite un rafforzamento di Frontex. Al momento però la Commissione UE ha già dichiarato che i fondi a disposizione, poco più di 3 milioni di euro al mese, sono assai inferiori a quanto spende mensilmente l’Italia.






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