Quella straordinaria sintonia fra Renzi e Patuano
Il Governo ha accolto a braccia aperte le indicazioni del vertice di Telecom Italia.
Molti osservatori hanno notato la contemporanea presenza al banchetto di nozze di Marco Carrai
(il consigliere economico di Matteo Renzi che si è sposato nei giorni
scorsi a Firenze e di cui Renzi è stato testimone di nozze), di Marco Tronchetti Provera e di Giuseppe Recchi, ossia il passato e il presente di Telecom Italia.
In questo momento bisogna registrare una straordinaria sintonia fra il
governo, presieduto da Renzi, e il vertice di Telecom Italia, guidato
per l'appunto da Recchi (in veste di presidente) e Marco Patuano (in
veste di amministratore delegato).
Una consonanza tale non s'è mai vista in passato se non, forse, ai tempi dei governi di Silvio Berlusconi.
Non può trattarsi di un caso: dopotutto i nodi della riforma dello
Statuto dei Lavoratori - non solo l'articolo 18, di cui si parla molto,
ma anche il tema del demansionamento dei dipendenti e l'articolo 4 sulla
possibilità di controllare a distanza i lavoratori con l'ausilio di
tecnologie telematiche - sono temi su cui Telecom Italia insiste da due
anni a questa parte.
Si può quindi leggere in quest'ottica l'intervista rilasciata nei giorni
scorsi da Marco Patuano, con la quale l'amministratore delegato di
Telecom Italia rendeva noto il proprio pieno sostegno al Jobs Act di Renzi.
Anche il progetto che prevede di applicare nuovi contratti di
solidarietà con riduzioni di stipendio, in parte a carico dell'Inps, sta
d'altronde molto a cuore a Patuano e al top management di Telecom.
In questo panorama viene da chiedersi che cosa succederebbe nel caso in si facesse più concreto l'interesse dei fondi sovrani degli Emirati Arabi Uniti,
che hanno già acquisito Alitalia: quale sarebbe la reazione di Patuano?
E ancora: questa operazione potrebbe vedere anche la presenza di
Mediaset, magari per garantire un po' più' di "italianità"?
zeusnews.it
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