Film Festival di Sarajevo, Ken Loach chiede il boicottaggio di Israele
Il regista britannico Ken Loach ha chiesto il “boicottaggio di tutti
gli eventi culturali supportati dallo Stato israeliano” ad una cerimonia
di premiazione in omaggio a due registi palestinesi.
Al Film Festival di Sarajevo (15-23 Agosto), il regista di Kes e
di The Wind That Shakes The Barley ha tenuto ieri sera un discorso pieno
di passione, in cui ha consegnato il Premio Fondazione Katrin Cartlidge
ai registi palestinesi Abdel Salam Shehadeh e Ashraf Mashharawi.
Loach ha definito i due come “probabilmente i due più grandi registi di oggi al mondo, poichè girano i loro film a Gaza.”
Andando a ripescare i ricordi dell’assedio di quattro anni di
Sarajevo (1992-1996), Loach ha detto: "So che la gente qui saprà della
lotta e del coraggio che si ha bisogno hai bisogno quando si è sotto
assedio, e che sente il dolore del popolo di Gaza, come nessun altro.
Queste due persone non solo sono sopravvissuti, ma stanno facendo film
straordinari.”
Loach ha continuato ad esprimere "enorme frustrazione e rabbia" per
il conflitto in corso a Gaza e ha detto: “Il mio paese, per sua grande
vergogna, segue il bullo che sono gli Stati Uniti. Ma noi non siamo
impotenti. Siamo in grado di agire insieme.”
E’ stato a questo punto che Loach ha suggerito un “boicottaggio
assoluto di tutti gli avvenimenti culturali sostenuti dallo Stato di
Israele.”
"Riguardo ai film, alla musica, ai contatti accademici. Israele deve diventare uno Stato paria,” ha aggiunto.
"Per andare dal sublime al ridicolo: Israele non dovrebbe essere all’Eurovision Song Contest.”
“E nessuna squadra di calcio israeliana dovrebbe giocare nelle
competizioni europee. Non sono sicuro di quando Israele è diventato
parte dell’Europa, la mia conoscenza in geografia non è così buona.”
Prima della consegna del Premio, che mira a dare a nuove voci e nuove
prospettive cinematografiche la possibilità di essere viste ed
ascoltate, Loah ha aggiunto: “Questi due registi raccontano storie che
abbiamo bisogno di sapere.”
Mashharawi, regista palestinese che vivo da rifugiato a Gaza, e che
vinse alcuni premi per la sua documentazione dell’attacco israeliana
contro Gaza nel 2008-2009, ha detto: “Porto questo Heart of Sarajevo
[Cuore di Sarajevo, premio del festival, ndt] alla gente di Gaza perchè
so che è il cuore della gente che ha vissuto la stessa esperienza che
noi stiamo vivendo adesso.”
“Sono qui come voce dei bambini che sono stati uccisi.”
I film Mashharawi riguardano principalmente storie di Gaza e della
Palestina, ma ha anche fatto film riguardanti tematiche al di fuori
della regione, inclusi Slavery in Yemen [Schiavitù nello Yemen, ndt] e
The Road to Tawerghaa (Libia) [La strada per Tawarghaa, ndt], che hanno
vinto il Primo Premio al One World Festival per i diritti umani a
Bruxelles.
Anche il suo collega Abdel Salam Shehadeh, vincitore del premio, vive
a Gaza ed ha diretto più di 15 documentari, come The Cane, Debris,
Rainbow e The Shadow, che sono tutti stati proiettati a film festival
internazionali.
bdsitalia.org
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