Star del giornalismo: «Io e altri centinaia di reporter al soldo della Cia»
«Per 17 anni sono stato pagato dalla Cia». Udo Ulfkotte è il più
famoso giornalista di Germania, vincitore di tanti premi internazionali.
«Io e altri centinaia abbiamo lavorato per favorire la Casa Bianca». E
ancora: «La diversità dei punti di vista dei giornali è una farsa».
«Sono stato giornalista per circa venticinque anni e sono stato
istruito a mentire, tradire e non dire la verità al pubblico». Udo
Ulfkotte è stato uno dei più importanti corrispondenti esteri del più
prestigioso quotidiano tedesco, “Frankfurter Allgemeine”. Per tutti
quegli anni è stato anche «a libro paga della Cia», come lui stesso ha
ammesso. Ulfkotte ha vinto premi giornalistici internazionali, ha
insegnato all’università, è stato membro della più importante fondazione
a sostegno della Cancelliera Angela Merkel: la Conrad Adenauer
Foundation. Ulfkotte è stato la star del giornalismo teutonico. «La
diversità di opinioni nei giornali è una pura finzione, i nostri
messaggi sono spesso puro lavaggio del cervello».
Il reporter ha messo nero su bianco le sue confessioni in un libro, dal titolo eloquente: “Giornalisti comprati”.
Il libro inizia con una dura autocritica e il pentimento per essere
stato per anni un manipolatore delle notizie e poi continua spiegando il
sistema di corruzione dell’opinione pubblica. «Prima di tutto, è
necessario rendere autorevole il giornalista a libro paga, facendo
riportare i suoi articoli, dandogli copertura internazionale e premiando
i suoi libri. Molti premi letterari non sono altro che premi alla
fedeltà propagandistica dell’autore che li pubblica, non molto
differentemente dal premio “eroe del lavoro” nella ex Germania Est
comunista».
Ulfkotte ha rivelato i nomi di centinaia di giornalisti e lobbisti
che «tramite le loro organizzazioni, dall’Aspen Institute, alla
Commissione Trilaterale, all’Istituto per le politiche europee, alla
German Marshall Found, all’American Council in Germania, all’American
Academy, all’Atlantic Bridge, servono a influenzare mediante una
propaganda mirata l’opinione pubblica».
Il giornalista nel suo libro ha anche spiegato (facendo esempi
concreti) come alcune notizie vengano date con il solo scopo di
influenzare il pensiero dei tedeschi a favore degli interessi di
Washington.
popoffquotidiano.it
Commenti
Posta un commento