Gli effetti collaterali dei vaccini non vengono segnalati

«Il medico segnala tempestivamente all’Autorità competente le reazioni avverse o sospette da farmaci e gli eventi sfavorevoli sospetti derivanti dall’utilizzo di presidi biomedicali» recita l’articolo 13  del codice di deontologia medica. Peraltro l’inapplicato decreto legislativo 95 dell’8 aprile 2003 stabilisce che «la segnalazione di ogni reazione avversa grave, non grave, attesa ed inattesa relativa a tutti i vaccini». La direttiva europea 2000/38/ce è stata recepita dall’Italia con ben tre anni di ritardo e soltanto sulla carta, poiché è emersa un’evidente, macroscopica e indebita tendenza istituzionale alla sistematica, anzi cronica sotto segnalazione delle reazioni avverse, come ha rilevato l’USSL 9 (ex 20 di Verona).

Infatti molti genitori hanno direttamente riscontrato che presso diversi presidi vaccinali pubblici per l’infanzia, dopo la vaccinazione, l’indicazione che viene loro indicata è solo quella di “somministrare una Tachipirina da 125 in caso di febbre”, ma non accompagnata dall’invito a stabilire solleciti contatti per fornire tutte le dovute informazioni atte a redigere la dovuta segnalazione relativa ad ogni tipo di eventuale alterazione (anche loco-regionale), seguita alla somministrazione del preparato vaccinale. 

E’ opportuno che qualsiasi associazione a difesa della vita si renda disponibile a raccogliere prontamente ogni ulteriore dettagliata segnalazione che, corredata dal nominativo del medico vaccinatore e dell’azienda sanitaria locale in cui si riscontrino consimili tendenze fuorilegge, ed ad inoltrarla puntualmente al presidente dell’Ordine dei medici di appartenenza per le dovute valutazioni di carattere disciplinare, nonché alla Procura della Repubblica.

Il 29 settembre 2014 il ministro pro tempore Beatrice Lorenzin, proprio a Washington per conto del governo Renzi ha concordato che in Italia si sarebbe avviata una “sperimentazione pilota” con un programma vaccinale a tappeto. Questa è la verità nuda e cruda, altro che emergenza. L’Organizzazione mondiale della sanità non ha segnalato alcuna epidemia o pandemia in Italia. L’inquilino del Quirinale Mattarella e l’intero governo Gentiloni mentono spudoratamente per favorire le solite multinazionali senza scrupoli. Essi alla luce dei fatti non sono degni di rappresentare l'Italia.

Basta andare sul portale epicentro dell’Istituto superiore di sanità per rilevare che i casi accorpati di morbillo e rosolia sono in discesa da aprile 2017. A giugno dell’anno in corso sono stati registrati 287 casi contro gli 880 di marzo (tra casi confermati, probabili e possibili). Nei primi due mesi dell'anno sono stati segnalati solo 6 casi di rosolia (tra casi confermati, probabili e possibili di cui 0 confermati). Per quanto riguarda la parotite la raccolta dati si ferma al 2009. Allora perchè fare ai bambini un trivalente ? Una volta era buona norma per la malattie esantematiche portare i non contagiati dai contagiati per immunizzarli.

Quanto all’esperto Roberto Burioni del famigerato San Raffaele di Milano, titolare di brevetti vaccinali e dunque in conflitto di interessi economici, il talebano delle vaccinazioni afferma che "i vaccini sono innocui": questa grossolanità è contro l'evidenza epidemiologica scaturita dalle migliaia di controversie aperte a livello regionale e nazionale. A rigor di legge e di logica il medico Burioni va segnalato all'ordine professionale per una radiazione immediata; in ogni caso va denunciato in ambito civile e penale.

Il vaccino contro la stupidità dovrebbe farlo coloro che si professano a favore di una campagna obbligatoria che non esiste in alcun paese europeo.


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