I padroni del mondo
Non sono le pur potenti multinazionali e neanche più i governi a decidere il destino dell’umanità. «Esiste un governo ombra dotato di una propria forza aerea e navale, di un proprio sistema di autofinanziamento, capace di manipolare l'opinione pubblica e di perseguire i propri ideali di interesse nazionale, privo da ogni forma di controllo e non sottoposto al rispetto della legge stessa»: parola di Daniel Inouye, già senatore degli Stati Uniti d’America.
Dal Bilderberg Group alla Tavola Rotonda, al Britains’ Royal Institute of International Affairs, alla Trilateral Commission, al Council on Foreign Relations (Consiglio delle relazioni estere). Dietro non c’è re Artù e neanche i suoi cavalieri, quanto piuttosto dei terroristi altolocati. Esatto, i clan mafiosi Rockefeller e Rothschild padroni di banche e multinazionali, che usano i governi a loro piacimento.
Il Council Foreign Relations ha l’obiettivo di realizzare un unico governo mondiale mediante la disintegrazione controllata dell’economia mondiale, l’eliminazione degli Stati nazionali, l’annichilimento delle costituzioni democratiche, la disintegrazione dei confini territoriali, l’eliminazione di monete e di bandiere. In altri termini, la cancellazione delle identità che abitano il pianeta Terra. Il CFR ha stabilito anzitempo i principi dell’attuale governo europeo.
Tra i membri più famigerati di queste organizzazioni interconnesse tra loro figura anche il macellaio internazionale Henry Kissinger, responsabile della strage di migliaia di persone in Asia, Sudamerica e Medioriente.
Spulciando nel sito del CFR troviamo rapporti militari della NATO (per cui ha lavorato Stefano Montanari: lo scopritore dell'acqua calda, ovvero i vaccini inquinati) e legami interessanti con la geoingegneria ambientale. E perfino un’intervista rilasciata dall’allora capo dello Stato pro tempore Giorgio Napolitano il 13 dicembre 2007, proprio al CFR (nella membership c’è anche Paolo Scaroni già a capo dell’Eni).
Mi ha colpito più di tutto, un report U.S. Repartment of Defense intitolato “Non-letal weapons”, e naturalmente la presenza operativa di Bill Gates e della CIA che si occupa attivamente anche di geoingneria. Inquietante, no? L’obiettivo finale non è uccidere direttamente il genere umano, ma piuttosto di invalidare la salute di miliardi di persone.
Il Cfr dipende dal Bilderberg, a cui risultano affiliati Mario Monti, Enrico Letta, Romano Prodi, eccetera eccetera eccetera. di recente l'inquilino pro tempore del Quirinale, firmatario del fuorilegge decreto 73/2017 sui vacicni obbligatori ai minori, ha elogiato pubblicamente l'organizziaoane terroristica Trilateral. Calma, non è una teoria della cospirazione, ma una cospirazione di fatto a danno dell’umanità. E le prove abbondano, purtroppo, a parte l’aerosolchemioterapia bellica giornaliera. Infatti, il programma segreto del JNLWD (Direzione delle Armi Non Letali del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti), attualmente non si sta concentrando tanto su agenti altamente letali come la VX o il sarin (un gas nervino). Ma piuttosto, l’interesse è centrato sulle armi chimiche “non letali” che debilitano. I consulenti scientifici del JNLWD definiscono come “non letale” il risultato di morte o di lesioni permanenti che ottiene 1 persona su 100 vittime. Il direttore delle ricerche del JNLWD ha detto a una rivista militare americana “Abbiamo bisogno di qualcosa di più che il gas lacrimogeno, come per esempio calmanti, agenti anestetici, che permettano alla gente di dormire o di essere di buon umore”. Queste armi hanno l’obiettivo di essere utilizzate contro “civili potenzialmente ostili”, durante operazioni anti-terroristiche, contro ribellioni ed altre operazioni militari. L’obiettivo principale dell’operazione del JNLWD sta nell’uso delle droghe come armi, specialmente quelle indicate come “calmanti”, un termine militare che indica l’alterazione mentale o sonno indotto per mezzo di armi chimiche”.
riferimenti:
http://www.nato.int/nato_static/assets/pdf/stock_publications/20120822_nato_treaty_fr_light_2009.pdf
http://www.nato.int/nato_static/assets/pdf/stock_publications/20120822_nato_treaty_fr_light_2009.pdf
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