Italia: vaccini velenosi per piccole cavie
Codici a barre e non più esseri umani, ossia oggetti; peggio: merci da vendere e comprare, addirittura manipolare. Cosa c'è dentro la tessera sanitaria nazionale? Insanità istituzionale: una sperimentazione di massa per il dominio assoluto. Vaccinazione obbligatoria vale a dire sorveglianza di massa. Un cavallo di Troia per entrare dentro il corpo umano e controllarlo. Ma perché un tale accanimento autoritario - senza alcun presupposto scientifico - su neonati, bambini e adolescenti sani? Perché annichilire il sistema immunitario degli esseri umani italiani che si sono appena affacciati alla vita?
Annota a ragion veduta Elisa (farmacista di professione): "Fascicolo sanitario elettronico: è angosciante. Per quello che vedo io, i medici di base sono solo degli scribacchini,non guardano nemmeno in faccia il paziente (gli oncologi penso siano i migliori in questa pratica),ora sfoltiscono pure gli ambulatori e parleranno sempre di meno con le persone,che non sono più persone,ma sono dei grandi contenitori di farmaci che camminano.E molti sono pure contenti di esserlo. Nessuno si chiede chi gestisce tutto questo sistema informatico, ma io la pulce nell'orecchio a qualcuno la metto.Loro sono felici perché non vanno dal medico a fare la coda, vengono felici con la tessera sanitaria (puoi anche comprare le sigarette al distributore automatico con quella) e guai se non la passi, sennò non "scaricano" a giugno sul 730. A volte penso a quel film, "terminator" (il primo) dove gli uomini vivevano sotto terra e combattevano i computer che avevano preso "vita propria".
La tecnocrazia ha preso il posto della democrazia. Tornando alle vaccinazioni di massa coercitive, uno dei retroscena, come già scritto in passato, è l’ordine impartito al governo italiano da quello nordamericano il 29 settembre 2014, vale a dire passato al ministro pro tempore Beatrice Lorenzin, coadiuvata allora come oggi da Raniero Guerra, già nella fondazione Glaxo Smith Kline (come attesta il suo curriculum ufficiale), e dal 30 settembre di 3 anni fa, promosso alla carica di direttore generale del ministero "salute" (sic!). L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global Health Security Agenda (GHSA) che si è svolto venerdì scorso alla Casa Bianca. Insomma, Italia capofila per le strategie vaccinali a livello mondiale: la popolazione italiana sacrificata a sua insaputa come cavia.
Non è tutto. E’ in atto un programma più o meno nebusloso ma con i crismi dell’ufficialità, che va avanti da tempo. La sua genesi risale addirittura ai primi anni ’70, sotto Kissinger (NSSM 200).
Si tratta di una serie di operazioni annunciate, pubblicizzate e infine sponsorizzate dalla cosiddetta unione europea. Fa capolino infatti Horizon 2020 e 2030 che finanzia progetti per la Ricerca e l’Innovazione in Europa investendo miliardi di euro (denaro pubblico) in direzioni ben precise: il mondo progettato è hightech, digitale, smart, dove l’intelligenza artificiale diventa il fulcro di case, cose, persone, amministrazione pubblica e privata. Questo cuore traccia, seleziona, valuta e infine manipola e guida. Nel 2012 a Milano l’università Bocconi ha offerto un antipasto.
In questo quadro oscuro la vaccinazione di massa ha una funzione strategica. Sono già pronti per la commercializzazione 40 nuovi vaccini, sarà disponibile soprattutto quello genetico. Inizialmente si focalizza la pericolosa sperimentazione sui minori, ma l’estensione della misura su altre fasce della popolazione è già indicata nei piani di vaccinazione governativi. L’anagrafe vaccinale è altro passo, unitamente alla rete nazionale e delle reti regionali dei registri dei tumori. Questa richiesta è stata approvata nella solita disattenzione generale del belpaese lobotomizzato dal gossip e dai consumi e dal gioco d’azzardo - a testo unificata esattamente il 29 giugno scorso, e con un nuovo titolo “Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione”.
Poco più di un anno fa si poteva leggere sul Sole 24 Ore (13 aprile 2016) come la GlaxoSmithKline ha investito per la sola Italia, un miliardo di euro per il prossimo quadriennio. Proprio a settembre del 2017 spunta Matteo Renzi a presentare il “Piano Nazionale Industria 4.0 all’Auditorium GSK di Verona”. In precedenza, il 31 marzo 2016, lo stesso Renzi ha stipulato a Boston un accordo segreto con l’IBM che, in cambio di un investimento a Milano di 150 milioni di dollari, previo licenziamento di numerosi tecnici qualificati italiani buttati in mezzo alla strada, ha chiesto in cambio i dati sanitari sensibili dell’intera popolazione italiana presenti e futuri, anche per poterli sfruttare commercialmente, ma non solo.
Cosa credete che sia la sede dello Human Technopole e la creazione del centro Watson Health europeo. Il centro è dedicato alla ricerca e allo sviluppo delle tecnologie cognitive per il mondo della salute, per le scienze della vita e, in prospettiva, anche per la Pubblica Amministrazione. Più precisamente: il centro Watson Health di Milano opererà per la ricerca genomica, oncologica, dell’invecchiamento e della nutrizione e punta a creare nel capoluogo lombardo un hub per tutta l’Europa. Ormai l’Italia è un concentrato di piattaforme belliche dello zio Sam, a parte l’arsenale nucleare nordamericano stipato nel belpaese in violazione del TNP.
Mentre il Mezzogiorno d’Italia che brucia dolosamente ospita basi di guerra straniere come Sigonella ma non solo, Milano diventa hub europeo per l'ammasso e il controllo dei nostri dati personali. Bologna invece avrà un hub tecnologico e scientifico dedicato alla sfida climatica dei prossimi decenni, vale a dire la guerra ambientale già in atto in violazione della convenzione Enmod dell’ONU, entrata in vigore nel 1978 e ratificata dalla legge italiana 962 del 1980 a firma del presidente della Repubblica Sandro Pertini (l’unico uomo degno di questo titolo).
Il 17 febbraio 2017 il Corriere della Sera scrive: «Per il centro di Milano che si dovrà occupare di Watson Health, di gran lunga il principale investimento di Ibm sull’intelligenza artificiale…. Ma da Ibm fanno capire che una multinazionale non può attendere troppo a lungo i tempi del disaccordo pubblico. Ci vuole un’agenda politica forte. Sulla ipotetica cessione di dati sanitari dei cittadini italiani, sollevata in questi giorni, lo stesso Curioni afferma che «i dati arrivano già anonimi all’Ibm. Non potrebbe essere altrimenti: noi stessi non li vorremmo con i dati anagrafici proprio per evitare di essere accusati di qualcosa o che, mettiamo, un singolo possa fare dei danni svelandoli. In ogni caso per la normativa della privacy è il cittadino che deve accettare di fornire i propri dati sanitari».
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