La strana morte dell’uomo che inventò il motore ad acqua
In un periodo di prezzi alle stelle per benzina e gasolio, ritrova
spazio la strana storia di Stan Mayer, l’ingegnere americano che aveva
ideato questo economico motore e che morì poco dopo in circostante
particolari: per i familiari fu avvelenato.
I prezzi di benzina e gasolio sono
alle stelle ormai da tempo, la crisi si fa sentire ed i distributori
hanno nettamente alzato il proprio tariffario facendo impallidire gli
automobilisti di tutta Italia. Eppure c’era chi, qualche anno fa, aveva
progettato un modo efficace ed assolutamente economico per alimentare
il motore delle autovetture. Si tratta di Stan Meyer, un ingegnere statunitense che negli anni ’90 cominciò
un progetto tanto spavaldo quanto impensabile per far funzionare
attraverso l’elettrolisi ottenuta con la sola presenza di acqua un
motore intero. Nessun utilizzo di bombole ad idrogeno, bensì lo
sfruttamento di qualche litro del liquido più semplice presente sul
pianeta Terra per far camminare una qualsiasi automobile.
inclusi i pareri sorpresi ma successivamente convinti dei giornalisti
e tecnici presenti sulla scena. L’inventore americano riuscì ad
ottenere tutti ibrevetti necessari per rendere fruibile
il proprio progetto, pubblicizzando in quegli anni la sua iniziativa
come un semplice intervento meccanico a favore di qualsiasi
automobilista. “Con soli 1500 dollari renderò il vostro mezzo in una water-car” fu l’epiteto di Meyer, il quale rifiutò persino una miliardaria offerta da parte di un proprietario petrolifero arabodichiarando
di voler sfruttare la sua tecnologia al servizio di chiunque, senza
vendersi alle multinazionali. La sua avventura di tecnica e meccanica
però lo condusse ad un tragico destino: nel 1998 Meyer fu trovato morto in un parcheggio di Grove City in Ohio, sua città natale.
C’è chi parlò di morte
naturale, ma chi, come il fratello di Stan, ammise il possibile
avvelenamento, un omicidio in favore dell’economia internazionale e del
mondo capitalista che bloccò un’idea che avrebbe cambiato il mondo
dell’energia e forse avrebbe fatto risparmiare molti comuni
automobilisti.
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