Rapporto Coop: la ripresa la vede solo Letta
Nel 2014 previsto un calo del 6,1% nel
settore no food. La disoccupazione ha toccato il 12% nel 2013. In
Europa i giovani greci e spagnoli stanno meglio dei nostri.
Il Governo Letta vede la luce, ma secondo il rapporto Coop 2013 su
consumi e distribuzione il tunnel è ancora lungo. Gli analisti stimano
per il 2014 un meno 0,5% per il settore food e un meno 6,1% per il no
food su una base 2013 già in significativa contrazione, in relazione con
la diminuzione del reddito disponibile reale che nell'arco di appena
sei anni è stata del 10,2%.
Le famiglie a rischio povertà o esclusione sociale sono il 28% e la disoccupazione ha toccato il 12% nel 2013, ai massimi dal 1977. Soltanto negli ultimi cinque anni si sono registrati 714 mila disoccupati in più nella fascia 15-34 anni, e soprattutto gli Under 18 rischiano l'esclusione sociale.
Secondo il rapporto Coop, infatti, in Europa peggio dei giovani italiani ci sono solo i coetanei bulgari, rumeni, ungheresi e delle piccole Repubbliche del Baltico, ma se la passano meglio persino greci e spagnoli. E non è che andando avanti con l'età la situazione economica migliori.
Chi aveva qualche vizio se l'è levato: crollano i consumi di vino e superalcolici, così come tabacchi e caffè. Persino la carta igienica ha subito un crollo del 9,3% dal 2008 al 2013. Per i generi alimentari la spesa pro-capite è stata di 2.116 euro, per le bevande alcoliche di 131 euro: proprio come negli Anni 60.
In crisi anche le grandi passioni, come il calcio: nell'ultima stagione gli stadi hanno patito la crisi registrando 1 milione di tifosi in meno, che la partita hanno preferito guardarla in televisione, mentre rispetto al 2011 sono 3,4 milioni gli amanti del cinema ad aver rinunciato al grande schermo.
Se però nelle tasche degli italiani ci sono sempre meno soldi da spendere, non manca mai uno smartphone. E più che in macchina gli italiani passano il tempo davanti alle macchinette da gioco. Sono in tutto 19 milioni le persone che scommettono e 3 milioni quelli a rischio ludopatia.
Le famiglie a rischio povertà o esclusione sociale sono il 28% e la disoccupazione ha toccato il 12% nel 2013, ai massimi dal 1977. Soltanto negli ultimi cinque anni si sono registrati 714 mila disoccupati in più nella fascia 15-34 anni, e soprattutto gli Under 18 rischiano l'esclusione sociale.
Secondo il rapporto Coop, infatti, in Europa peggio dei giovani italiani ci sono solo i coetanei bulgari, rumeni, ungheresi e delle piccole Repubbliche del Baltico, ma se la passano meglio persino greci e spagnoli. E non è che andando avanti con l'età la situazione economica migliori.
Chi aveva qualche vizio se l'è levato: crollano i consumi di vino e superalcolici, così come tabacchi e caffè. Persino la carta igienica ha subito un crollo del 9,3% dal 2008 al 2013. Per i generi alimentari la spesa pro-capite è stata di 2.116 euro, per le bevande alcoliche di 131 euro: proprio come negli Anni 60.
In crisi anche le grandi passioni, come il calcio: nell'ultima stagione gli stadi hanno patito la crisi registrando 1 milione di tifosi in meno, che la partita hanno preferito guardarla in televisione, mentre rispetto al 2011 sono 3,4 milioni gli amanti del cinema ad aver rinunciato al grande schermo.
Se però nelle tasche degli italiani ci sono sempre meno soldi da spendere, non manca mai uno smartphone. E più che in macchina gli italiani passano il tempo davanti alle macchinette da gioco. Sono in tutto 19 milioni le persone che scommettono e 3 milioni quelli a rischio ludopatia.
cadoinpiedi.it
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