Don Sergio Librizzi arrestato. Il presidente della Caritas di Trapani è accusato di concussione e reati sessuali
Il presidente della Caritas di Trapani, don Sergio Librizzi, è stato
arrestato dalla sezione della forestale presso la procura con l'accusa
di concussione e reati sessuali. Il prete è stato fermato nella canonica
della chiesa di San Pietro, di cui è parroco. Non si conoscono ancora
dettagli sulla vicenda in cui secondo l'accusa è coinvolto.
Don
Librizzi avrebbe approfittato del suo ruolo di componente della
commissione territoriale di Trapani per il riconoscimento della
protezione internazionale, per costringere richiedenti asilo a
prestazioni sessuali in cambio del rilascio dello status di rifugiati.
Concussione e violenza sessuale pluriaggravata sono le imputazioni
formulate nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Trapani
su richiesta della Procura.
Al sacerdote, che ha 58 anni ed è
originario di Petralia Soprana, in provincia di Palermo, vengono
attribuiti otto episodi specifici di abusi sessuali. Il primo e più
remoto caso risale al 2009, mentre gli altri sette sono molto più
recenti e si collocano tra febbraio, marzo e maggio di quest'anno.
Vittime in maggioranza giovani stranieri ma anche un italiano, tutti
maggiorenni. Alcuni rapporti sessuali avvenivano nell'auto del prelato.
"Facendo pesare il proprio ruolo in commissione - ha detto il
procuratore di Trapani Marcello Viola - avrebbe compiuto una serie di
abusi sessuali costringendo i destinatari a prestazioni sessuali
lasciando intendere di potere agevolare od ostacolare il riconoscimento
dell'asilo. Un comportamento che assume una particolare gravità per la
posizione di dominio che esercitava su soggetti deboli per estrazione e
provenienza".
Il prete è stato sollevato "in attesa che la
magistratura faccia il suo corso, per prudenza, da tutti gli incarichi
pastorali. Lo comunica la curia vescovile di Trapani che esprime "dolore
e amarezza in seguito all'ordinanza di custodia cautelare che ha
raggiunto questa mattina il reverendo don Librizzi" "Confidando
nell'operato della magistratura a cui assicuriamo il massimo della
collaborazione - osserva la nota - per l'accertamento della verità,
chiediamo alla comunità ecclesiale d'intensificare la preghiera
coscienti dalle parole del Vangelo che solo la verità rende liberi".
huffingtonpost.it
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