“Essere gay? Innaturale. La famiglia tradizionale è naturale”. Ma davvero?

Tra le bufale che circolano, tra le più diffuse sono quelle contro i gay. Molte mettono in contrapposizione la famiglia gay a quella “tradizionale”, intendendo con questo termine (che tra poco vedremo ha connotazioni ridicole, rispetto alla realtà) quella formata da un uomo, una donna, ed eventuali figli.

  • “Essere gay è una malattia”
Per esempio, si dice che l’essere gay è innaturale, che è una malattia psichiatrica; i più “buoni” dicono che è un vizio sessuale disprezzabile. Ma chi è il gay? E’ semplicemente una persona che ha una discordanza tra i geni. Mi spiego. Tutti sanno che noi abbiamo 46 cromosomi divisi in 23 coppie; l’ultima delle quali determina il sesso: XX per le donne, XY per gli uomini. In realtà determina sono l’aspetto sessuale: cioè se un individuo ha le tette o non ha le tette. Ma c’è un altro gene, nel cromosoma 17, che determina la quantità di estrogeni nel feto nei primi mesi di vita. Se la concentrazione di estrogeni è superiore ad un certo limite, le cellule cerebrali che si sviluppano saranno “femminili” e quindi l’individuo sarà sessualmente attratto dai maschi; se è inferiore quel limite, le cellule cerebrali saranno “maschili” e quindi l’individuo sarà sessualmente attratto dalle donne. Normalmente, c’è accordo con la 23esima coppia di cromosomi, per cui un uomo ha un cervello maschile e una donna un cervello femminile. Ma all’incirca in un caso su 10 questo non avviene e abbiamo un cervello femminile in un corpo maschile o viceversa. Quello è un gay. Innaturale? Se fosse innaturale, non sarebbe un errore così “sistematico”, indipendentemente da dove uno nasce e dall’epoca in cui è nato. Una malattia? Idem come sopra. Una malattia non si presenta in maniera così sistematica. E del resto, se fosse una malattia, potrebbero esserne affetti migliaia e migliaia di specie animali (1500 specie accertate, circa, hanno periodicamente delle nascite omosessuali; per altre 15000 ci sono osservazioni e studi in corso)? Evidentemente no.

  • “La famiglia gay? Innaturale. la famiglia tradizionale è naturale”
Di conseguenza, coloro che sostengono queste bufale, sostengono anche che la famiglia gay è innaturale, non essendo naturale l’essere gay. E di solito, per contrasto, sostengono quella che loro definiscono “la famiglia tradizionale”, cioè quella formata da uomo, donna ed eventualmente figli. Ora, che sia tradizionale si può anche accettare; ma di certo non è accettabile che si dica che la famiglia tradizionale è qualcosa di naturale. Infatti l’essere umano, come dimostrano numerosi studi, per natura non è monogamo a vita. Per natura, maschio e femmina stanno insieme il tempo necessario a svezzare il piccolo e poi sono destinati a separarsi. E di questo abbiamo una reminiscenza in una curiosa ricorrenza. Cosa si dice quando una coppia è in crisi? “Ma è la crisi del settimo anno?”. Perchè del settimo anno? Basta guardare alla natura: ci vogliono 9 mesi di gravidanza e 6 anni per lo svezzamento del bambino. Sommali e hai quasi 7 anni. Quindi al settimo anno c’è una tendenza naturale a separarsi, tendenza che viene “combattuta” con l’affetto, la voglia di stare insieme e, perchè no?, con l’interesse economico in certi casi. Ma la vera famiglia naturale è quella a tempo, con l’uomo che lascia la moglie dopo 6 anni dalla nascita del figlio. Perchè, per quanto sia una idea tipicamente arretrata e fascista, è assolutamente naturale che la donna si prenda cura del figlio da sola. E’ lo sviluppo sociale che ha imposto, negli ultimi decenni, l’idea che la cura dei figli è un obbligo di entrambi i genitori.





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