<< Dio è grande. Impiccate i blogger atei >>

Centinaia di migliaia di manifestanti islamici, arrivati da ogni parte del Bangladesh, si sono dati appuntamento al quartiere commerciale Motijheel della capitale Dacca per protestare al grido di ‘Dio è grande! Impiccate i blogger atei’. 


La notizia è stata diffusa dall’Ansa.
 
Così, i circa 200.000 manifestanti (stando ai dati forniti dalla polizia) hanno richiesto alle autorità la condanna a morte di alcuni attivisti internet che da alcuni anni si battono con i fondamentalisti.

A capo di questa mega-manifestazione troviamo il gruppo islamico Hefejat-e-Islam, molto attivo sul web e che ha guidato i movimenti fondamentalisti.

Shahidul Islam, uno dei promotori della protesta, ha spiegato: “Non autorizzeremo alcun blogger o utente internet alla blasfemia contro la nostra religione o il nostro amato profeta Maometto”.

Facciamo qualche passo indietro per comprendere le ragioni di questa marcia-manifestazione.

Due giorni fa, si è verificata la protesta di otto blogger, che da giovedì hanno sospeso le loro pubblicazioni, con un ‘blackout’ annunciato da banner sulle rispettive homepage, per protesta contro l’arresto di quattro di loro, puntando il dito contro il governo del Paese, accusato di assecondare le volontà degli integralisti.

C’è di più. Mercoledì Muhiddin Khan, ministro dell’Interno, ha dichiarato di aver identificato 11 blogger sospettati di ‘urtare i sentimenti’ della maggioranza musulmana del Bangladesh. Dodici blog sono stati oscurati ed è stata istituita una commissione per indagare sui contenuti diffusi sul web.



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