Italia: la dittatura dei vaccini
Schedati, violentati e maltrattati peggio della cavie in un ex belpaese ormai senza alcuna sovranità, ma soprattutto dignità. Fa gola il DNA del popolo italiano. Matteo Renzi il 31 marzo 2016, a Boston, ha stipulato un accordo segreto con l'IBM, che in cambio di un investimento a Milano, ha chiesto i dati sensibili di ben 61 milioni di italiani. In Parlamento stanno accelerando per convertire in legge il decreto legge 73 del 7 giugno 2017, che impone senza precauzioni ben 12 vaccini obbligatori a neonati, bambini e adolescenti. Il governo tricolore senza un consenso elettorale, ma per conto terzi, calpesta la Costituzione repubblicana e mette a repentaglio l'esistenza di chi si è appena affacciato alla vita. I vaccini di nuova generazione contengono in particolare immunoppressori e possono innescare danni genetici. La Glaxo Smith Kline sta sperimentando i farmaci elettronici.
La vaccinazione resa obbligatoria con sanzioni, isolamento, processi e sentenze di non conformità nega i princìpi della «Dichiarazione Universale dei Diritti Umani», in quanto viola la dignità della persona e la sua integrità fisica. Una decisione della Corte europea dei diritti umani pubblicata nel 2002 afferma che «in quanto trattamento sanitario non volontario, la vaccinazione obbligatoria interferisce con il diritto alla privacy così come garantito dall'articolo 8 “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”»; la Carta dei diritti dell'Unione europea, all'articolo 3 (Diritto all'integrità della persona) stabilisce: a) Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica. b) Nell'ambito della medicina e della biologia deve essere in particolare rispettato il consenso libero e informato della persona interessata.
Una sgangherata dittatura italidiota, sia pure telecomandata dall'estero non si può riformare, ma solo abbattere. Per dirla con Bertolt Brecht: "Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere".
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