Il marcio delle uova inizia dalle etichette

Quasi il 30% delle uova etichettate “da allevamento all’aperto” proviene da fattorie in cui le galline vivono in condizioni decisamente lontane dagli standard minimi del benessere dell’animale, secondo l’associazione di categoria che rappresenta i produttori di uova in Australia. 

Il Codice di linee guida pratiche per il benessere degli animali: pollame domestico stabilisce che la densità di popolazione accettabile per i volatili da allevamento all’aperto è di 1500 per ettaro. Ciononostante, la Australian Egg Corporation fa notare che circa il 30% delle fattorie che fregiano le proprie uova dell’etichetta “da allevamento all’aperto” ospita le galline con una densità maggiore di 20.000 esemplari per ettaro. Sebbene il codice sia stato ufficialmente adottato dai ministri dell’agricoltura statali e territoriali nel 2002, non è omologabile come legge nella maggior parte delle amministrazioni. 

Nel maggio 2012, un sondaggio fra i consumatori condotto da Choice ha scoperto che il 93% degli intervistati aveva scelto prodotti da allevamento all’aperto nei precedenti 12 mesi, e l’85% di loro adduceva come motivazione il benessere degli animali.





crikey.com

Commenti

Post popolari in questo blog

Orge omosessuali in Vaticano, ecco i nomi degli ecclesiastici finiti sotto accusa

Fotovoltaico al grafene: potente quasi quanto l'uranio

Cairo-Dock 3.2 migliora il supporto per Multi-screen e Ubuntu 13.04