Legalizzazione marijuana: negli Usa arrivano i distributori automatici

Gli Stati Uniti, paese pioniere di molte innovazioni e che spesso fa da apripista agli altri stati soprattutto occidentali, ha legalizzato la marijuana, che presto sarà acquistabile presso dei distributori automatici. 


Lo Stato ha organizzato due modalità di distribuzione: possono essere venduti per una cifra di circa 200mila dollari, oppure si possono affittare dalla ditta MedBox per circa 200 euro al mese. Le droghe leggere rappresentano un grandissimo business per la criminalità, quindi potrebbe essere un ottimo modo per contrastarla. Inoltre l’affare è molto redditizio anche dal punto di vista economico: secondo alcuni studi entro il 2015 dovrebbero entrare nelle casse dello Stato circa 5 miliardi di dollari.

Gli Stati Uniti hanno fiutato il business e subito ci si sono fiondati. Le ditte che vendono i distributori offrono una protezione molto accurato contro i tentativi di furti e di scassi. La marijuana non fa più paura come prima, anche perché secondo alcuni studi ha anche effetti benefici sul cuore e allontana il diabete. In Italia tale proposta di legge sarebbe inapplicabile per i soliti bacchettoni e moralisti, tromboni pronti a emanare sentenze senza cognizione di causa. Proprio qualche anno fa un servizio de Le Iene dimostrava come molti politici facevano uso di droghe leggere e pesanti. La criminalità organizzata fa affari d’oro con la droga, quindi si potrebbe combatterla legalizzando le droghe leggere, senza contare i notevoli introiti che rimpinguerebbero le casse dello Stato.

In Italia vengono legalizzati il gioco d’azzardo, le sigarette, l’alcol, tutte cose che fanno male e che sono gestite dallo Stato stesso e da potenti compagnie internazionali, ma non le droghe leggere. Stessa cosa vale per la prostituzione: un giro di milioni e milioni di euro che sfugge proprio sotto al naso dello Stato, che si ostina a non volerla legalizzare anche se ogni giorno vediamo prostitute ad ogni angolo delle strade in qualsiasi ora. Droghe leggere e prostituzione potrebbero essere controllate meglio se legalizzate, una mossa che porterebbe molti milioncini nelle casse statali. Ma l’Italia, inoltre sede della Chiesa, è un paese troppo moralista, bigotto e bacchettone per capirlo.



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