Un dirigente che intende trasformare la psichiatria
Il
futuro delle diagnosi psichiatriche non assomiglierà affatto
all’attuale Manuale
diagnostico e statistico dei disturbi mentali
(DSM).
Il DSM, pubblicato dall’American Psychiatric Association, è
la “Bibbia” degli psichiatri da ormai 60 anni. Il 29 aprile
Thomas Insel, dirigente della più grande agenzia mondiale per il
finanziamento della ricerca psichiatrica, ha sollecitato un
cambiamento affinchè si smetta di categorizzare i disturbi
psichiatrici in base ai sintomi del soggetto. Insel, che dirige
l’Istituto Nazionale di Salute Mentale degli Stati Uniti, vuole che
i disturbi medici siano diagnosticati con maggiore obiettività,
usando una combinazione di analisi genetica, tomografie cerebrali per
individuare i modelli di attività anomali e test cognitivi. Insel ha
detto che l’agenzia intende riorientare le proprie ricerche
allontanandosi dall’approccio sui sintomi adottato dal DSM. Ha
mosso un’accorata critica ai limiti del DSM, affermando che “i
pazienti con disturbi mentali si meritano di meglio”.
Senz’altro
i suoi commenti inviano un potente segnale sulla necessità di
trasformare la psichiatria nel XXI secolo.
Fonte:
Nexus New Times #104
Commenti
Posta un commento