Quante balle sui rom girano in Internet?

Ogni tanto capita di leggere su Internet degli articoli dove si racconta di leggi o sentenze fatte apposta per i rom, che li salvaguardano.

  • “Carabiniere picchiato e condannato per razzismo”
Per esempio ce n’è una che circola spesso. Narra di un rom che avrebbe spaccato una bottiglia in faccia ad un Carabiniere, ferendolo seriamente al volto. Nonostante questo, il militare avrebbe arrestato il rom, il quale avrebbe reagito denunciando l’altro per razzismo. Per cui alla fine, la sentenza del giudice avrebbe assolto il rom e condannato il Carabiniere a pagare 14 mila euro di risarcimento danni. Una storia che fa acqua da tutte le parti. Innanzitutto perchè se un Carabiniere si presenta con un certificato medico come quello che ne uscirebbe in questa situazione (dall’articolo si deduce che la bottiglia si è spaccata nell’urto, ferendo il militare con le schegge), non c’è giudice che non condanni l’aggressore. Seconda cosa, perchè non si vede dove sia il razzismo, nell’arrestare una persona, anche nel caso in cui l’arresto sia sbagliato (e in un caso del genere non lo è di sicuro). Terza cosa, l’unico motivo per cui potrebbe scattare una sanzione del genere è per insulti o frasi razziste; ma anche in questo caso, il risarcimento sarebbe eccessivo. Quarta cosa, quando leggo queste notizie che sanno di bufala, cerco informazioni specifiche sui motori di ricerca come Google, ma anche negli archivi dei giornali. Ed una notizia del genere non è presente da nessuna parte. Quindi, a meno che qualcuno non trovi un giornale che ne ha parlato, spiegando tutti i dettagli, è e rimane una bufala.

  • “I rom incidono dei segni sulle case da svaligiare”
Anche questa, tutto sommato, è divertente. Gira su Internet una lista di segnali, ognuno col proprio significato, che i rom inciderebbero sui citofoni o sulle porte delle case che intendono svaligiare. Ogni segnale ha un suo significato: se la casa è ben fornita o meno, se ci sono cani, se il padrone è spesso presente, ecc. La lista è spesso corredata dall’indicazione che arriva dalla Polizia o dai Carabinieri. Anche qui c’è qualche riflessione da fare. Di solito, chi si trova la casa svaligiata non ha ricevuto la visita di alcun rom. Quindi, come farebbe una persona a fare una simile valutazione dall’esterno della casa? E perchè non la può fare il ladro? E poi perchè disegnare un simbolo che può essere visto dal proprietario e quindi creare un preallarme

  • “I rom distribuiscono segnalatori nascosti nei portachiavi per scegliere dove rubare”
Questa è una versione moderna della bufala precedente: i rom si apposterebbero fuori dai supermercati, regalando portachiavi a chi esce con la spesa. Ma quei segnalatori nascondono una trappola: sono dei segnalatori, grazie ai quali i rom poi sono in grado di rintracciare le persone, per poi svaligiare le loro case. Ora, qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè usare una cosa così sofisticata: forse che chi esce dal supermercato è garantito che nuoti nell’oro? Ma soprattutto, questa è una storia che dimostra come la gente ha visto troppi film. Solo là accade che uno mette un segnalatore da qualche parte e riesce a trovarlo in ogni parte del mondo. In realtà, un segnalatore così minuscolo da trovare posto in un portachiavi ha una portata limitata, qualche centinaio di metri. Quindi ci dovrebbe essere una macchina, guidata dai complici di chi ha dato il portachiavi, che segue la macchina di chi li ha presi, per individuare dove abita. Se io abito a 5 Km. dal supermercato, o fanno così o non mi troveranno mai. Ci vuole un esercito di rom, a questo punto; roba da far impallidire la Cia. Non solo. Ma ogni segnalatore deve avere una frequenza diversa: se hanno tutti la stessa frequenza, i segnali si intrecciano e fanno interferenza reciprocamente, impedendo una localizzazione precisa. Quindi, se un rom vende 100 di questi segnalatori, ci vogliono 100 frequenze diverse. Roba anche qui da intasare l’etere. Insomma, sono storie che non si reggono in piedi. 


  • Il fine di queste balle? Stimolare il razzismo
Come si vede, queste ed altre balle – se volessi elencarle tutte, mi ci vorrebbero un centinaio di articoli, in questa rubrica – hanno uno stesso filo conduttore: rappresentano i rom come persone dedite al crimine per natura, non sanno fare altro che i criminali. E in questa maniera si aumenta il razzismo della gente contro di loro. In realtà, la situazione dei rom è molto più semplice di quanto si pensi. Sono persone come le altre, solo che vivono in una maniera differente dalla nostra. Chiedono l’elemosina, magari accompagnati dai bambini? Certo. Ma diciamoci la verità: quanti sono i negozianti che assumerebbero un rom? Quanti clienti accetterebbero di farsi servire da un rom? Il razzismo contro di loro si ripercuoterebbe contro l’attività commerciale che desse loro una possibilità. Quindi per vivere devono arrangiarsi: ci sono i delinquenti che si danno ai furti, gli altri all’elemosina. Esattamente come avviene tra coloro che non sono rom. In quanto al loro vivere più o meno nomade, si può discutere, ma resta un fatto: se io voglio vivere in roulotte anzichè in una casa, sono affari miei o sbaglio? Chiaramente, dovrebbe essere compito dello Stato creare le condizioni perchè io possa viverci. I campi rom andrebbero attrezzati: contatori elettrici, tubature d’acqua, ecc.; tutti con contratti provvisori da attivare nel momento in cui si inizia ad usarli. Insomma, come si farebbe per le varie persone. Perchè in fondo, loro devono essere trattati differentemente?







julienews.it

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