Bologna / Sciopero generale

La mattina di venerdì 14 novembre si è snodato un corteo promosso dal laboratorio per lo sciopero sociale da piazza Re Enzo attraverso il centro città. Più di cinquecento uomini e donne, tra lavoratori, precari, disoccupati e studenti, hanno dato voce e visibilità a coloro i quali la precarietà e lo smantellamento dei diritti vorrebbe impedire di scioperare, contro le politiche economiche del governo Renzi, il Jobs Act, la precarietà a vita, il blocco dei contratti, il piano Renzi per la scuola. 
 
Ci sono state azioni comunicative con attacchinaggio e di protesta all'ufficio tirocini dell'Università, alle sedi delle cooperative Working e Open Group, e collegamenti con le piazze di Roma e Napoli. Anarchici e anarco-sindacalisti erano in piazza dietro due striscioni: “Mai più schiave, vogliamo tutto!” e “Contro l'università azienda” e hanno diffuso il manifesto preparato dal Circolo Anarchico Berneri.

Allo sciopero hanno aderito in particolare i lavoratori del Comune di Bologna, della scuola, dei settori della logistica e delle cooperative sociali. Un altro corteo studentesco, separato dal principale, ha rivendicato il diritto a trasporti gratuiti per gli studenti, occupando temporaneamente l'autostazione per un'assemblea pubblica. Ora la scommessa è rafforzare il laboratorio per lo sciopero sociale, coinvolgendo tutti quelli che subiscono il regime del salario in tutte le sue forme, per ricomporre i diversi frammenti in cui oggi è segmentata e gerarchizzata la forza lavoro.






Fonte: "Umanità Nova", settimanale anarchico

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