Gli anarchici di Reggio Emilia stanno con i NoTav
Sabato
22 novembre a Reggio Emilia, nella centrale via Farini, nell'arco del
pomeriggio si è svolto un presidio informativo nell'ambito della
giornata di mobilitazione NoTav. Il presidio era organizzato dalla
Federazione Anarchica Reggiana e ha visto la distribuzione del
volantino sotto riprodotto.
Se
questa è la giustizia.....
Terrorismo
per l'incendio di un compressore, prescrizione per migliaia di morti
di amianto.
Negli
stessi giorni in cui la Corte di Cassazione emette una vergognosa
sentenza che assolve per prescrizione i responsabili di una strage
ancora in corso e cancella i risarcimenti alle parti civili, quella
delle decine di migliaia di lavoratori esposti all'amianto, si avvia
al termine un altro vergognoso processo: quello contro Claudio,
Chiara, Mattia e Nicolò.
Accusati per l'azione di lotta al cantiere
di Chiomonte della notte fra il 13 e 14 maggio 2013.
Quella notte
venne danneggiato un compressore, nessuno rimase ferito. La pratica
del sabotaggio non violento è stata fatta proprio dall'intero
movimento NoTav, che l'ha discussa ed approvata in assemblee popolari
con migliaia di partecipanti. Per questa azione la procura di Torino
ha deciso di accusare i quattro di terrorismo e ha chiesto condanne a
nove anni e mezzo di carcere. Non possiamo non rilevare il
trattamento differenziale che viene posto in atto dallo Stato
italiano tra chi, accusato di aver cagionato la morte di migliaia di
lavoratori in nome del profitto viene assolto e chi, accusato di
avere incendiato un compressore rischia dieci anni di carcere e in
carcere si trova già da un anno, tra l'altro in sezione di alta
sicurezza e in isolamento.
Ma
noi non ce ne stupiamo: i dirigenti della multinazionale Eternit
hanno agito all'interno del sistema capitalista, di una società
basata sullo sfruttamento del lavoro e la distruzione ambientale
mentre i NoTav hanno agito coscientemente al di fuori da questo
sistema affermando la necessità, qui e ora, di una società basata
su rapporti tra liberi ed uguali e una diversa gestione del
territorio. Perché è il territorio, l'ambiente su cui viviamo, uno
dei fulcri di queste due vicende: un territorio distrutto da decenni
di politiche industriali deliranti, inquinato, sottoposto alla
cementificazione e all'urbanizzazione selvaggia.
Negli
ultimi mesi abbiamo ben visto quali sono i risultati del dissesto
idrogeologico causato dalla logica speculativa del guadagno a tutti i
costi. E il movimento NoTav, come tutti i movimenti che dal basso si
oppongono a queste politiche scellerate e criminali, ha messo in
crisi la devastazione ambientale bloccando una grande opera inutile e
dannosa.
È
per questo che Claudio, Chiara, Mattia e Nicolò rischiano di passare
i prossimi anni in galera: per aver difeso la libertà di tutti a
vivere in un territorio non devastato, di non essere pedine da
mandare al mecello in nome del profitto.
Sappiamo
benissimo che dietro il TAV si muovono gli interessi della grande
industria e della grande finanza italiana, legale e non. Sappiamo
benissimo che dietro la strage dell'amianto si sono mossi gli stessi
interessi.
Terrorista
è chi devasta, bombarda e sfrutta.
Federazione
Anarchica Reggiana
fb:
Archvio Libreria della FAI Reggiana
via
don Minzoni 1/d
Reggio
Emilia
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