Cosa sta uccidendo una generazione?

Il 4 febbraio la polizia di New York ha arrestato quattro persone, tre uomini e una donna, sospettate di essere collegate con la droga trovata nell’appartamento di Manhattan di Philip Seymour Hoffman, morto per overdose il 2 febbraio.

Hoffman è solo l’ultima vittima di quella che rischia di diventare un’epidemia globale. Solo negli Stati Uniti, scrive il Daily Beast, ogni anno si registrano 38mila decessi per overdose, e nel 75 per cento dei casi si tratta di overdose da oppioidi.

Uno studio del 2012 della Federal substance abuse and mental health services administration ha rilevato che negli Stati Uniti, in quell’anno, circa 669mila persone maggiori di 12 anni avevano fatto uso di eroina. Di queste, circa 156mila non l’avevano mai provata prima. Più o meno tutti gli altri, cioè 467mila persone, ne erano dipendenti, una cifra che è raddoppiata rispetto al 2002. Nello stesso studio si legge che nel 2012 hanno fatto uso di marijuana 18,9 milioni di persone, e altri 1,6 milioni hanno dichiarato di aver consumato cocaina. 

In Europa nel 2011 sono stati segnalati circa 6.500 decessi da overdose (18 decessi per milione di abitanti), in particolare da eroina. Come spiega l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze nel suo rapporto 2013, “il 90 per cento circa dei decessi per overdose segnalati in Europa si concentra tra persone di età superiore a 25 anni e l’età media di coloro che muoiono di overdose è in aumento”. “Gran parte dei decessi per overdose (80 per cento) si registra fra persone di sesso maschile”. In sei paesi sono stati individuati tassi superiori a quaranta decessi per milione: i più alti sono in Norvegia (73 per milione) e in Estonia (136 per milione).

Cosa s’intende per overdose. Un’overdose indica l’assunzione in sovradosaggio di farmaci o sostanze stupefacenti. Il sedativo blocca l’attività cerebrale che regola automaticamente la respirazione, impedendo la respirazione stessa. 

Ogni anno il 22 per cento dei consumatori di eroina sperimenta un’overdose, anche se non letale. Si stima che per ogni overdose che causa la morte ce ne siano tra le 25 e le 50 che la fanno sfiorare.

Gli Stati Uniti hanno cominciato ad affrontare seriamente l’abuso di droghe con la presidenza di Richard Nixon, che definì il problema “il nemico pubblico numero uno”. “Da allora il dibattito è stato affrontato e politicizzato da ogni punto di vista”, scrive il Daily Beast. “Non si chiede la legalizzazione dell’eroina con la stessa insistenza con cui si sostiene quella della cannabis, ma si discute comunque di questioni etiche legate all’uso di droghe, che riguardano la libertà individuale, la prevenzione della violenza e la diminuzione dei rischi per la salute”. Ci sono persone che sostengono la depenalizzazione, “ma per ora l’opinione prevalente, condivisa anche dall’Office of national drug control policy, è che la dipendenza da narcotici è una malattia, che può essere prevenuta e curata”, conclude il Daily Beast.




internazionale.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Orge omosessuali in Vaticano, ecco i nomi degli ecclesiastici finiti sotto accusa

Fotovoltaico al grafene: potente quasi quanto l'uranio

Cairo-Dock 3.2 migliora il supporto per Multi-screen e Ubuntu 13.04