Un video shock mostra l’effetto del fumo sui polmoni
“E‘ abbastanza per farti ammalare.
Molto ammalare.”
Lo spot è stato creato dal Cancer Council Western Australia proprio in questi giorni e andrà in onda fino al 22 Marzo col titolo ‘Spugna‘. La campagna è un remake dello spot originale del 1979 che comportò una riduzione del 3,4%
di fumatori solo a Sydney tra il Giugno e il Novembre del 1983. Fu un
tale successo che i lobbisti del tabacco tentarono di farlo vietare, ma
la campagna ebbe talmente successo che suscitò un interesse internazionale tale da andare in onda anche in India, Russia, Cina, Turchia, Filippine e Mauritius.
Nella pubblicità due spugne vengono
usate per dimostrare la quantità di catrame che entra nei polmoni
fumando un pacchetto al giorno per oltre un anno. In seguito un paio di
mani strizza la spugna e si vede come il catrame viene fuori e viene
raccolto in un becher.
La ricerca indica che le campagne che utilizzano immagini grafiche forti e mostrano gli effetti negativi sulla salute hanno il maggiore impatto sui fumatori adulti, un po’ come succede per le immagini shock sui pacchetti di sigarette.
John Bevin, colui
che creò l’originale campagna del ’79, è in visita a Perth in
concomitanza con il lancio di questa nuova campagna e afferma: “Non
c’era alcun dubbio che l’industria del tabacco avesse paura di ‘spugna’
e l’annuncio è stato così efficace che abbiamo riscontrato che il tasso
di fumatori di Sydney scese del 3,4 per cento in un periodo di cinque
mesi dopo la loro messa in onda”.
Cassandra Clayforth, Manager del Cancer Council Tobacco Programs ha detto che il messaggio negli annunci è stato rilevante oggi come lo fu originariamente: “Sono
sicuro che molte persone ricorderanno le potenti parole e le immagini
di questo annuncio, che evidenzia l’effetto negativo e immediato che
ogni sigaretta ha sulla salute di un fumatore.“
Di seguito il video che vi farà
riflettere sul fumo… Pensate che potrebbe essere proposto anche in
Italia un filmato del genere per combattere la dipendenza da sigarette?
eticamente.net
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