Così la NSA installa malware su tutti i PC
L'unità TAO sfrutta vulnerabilità nei dispositivi ignote agli stessi
costruttori e intercetta le consegne degli acquisti online per
installare spyware.
Si deve al settimanale tedesco Der Spiegel se la saga dell'NSAgate si arricchisce di una nuova puntata interessante.
Senza rivelare da dove abbia preso le informazioni (sebbene sia noto che
lo Spiegel ha avuto accesso ai documenti trafugati da Snowden), il
settimanale ha rivelato alcuni modi avanzati in cui la NSA si inserisce e
spia i sistemi informatici di tutto il mondo.
Secondo Spiegel, le varie tecniche verrebbero messe in campo da un'unità operativa della NSA chiamata TAO (Tailored Access Operations) e dalla divisione ANT (Advanced/Access Network Technology).
Lo Spiegel paragona la TAO a una squadra di idraulici, una sorta di
"pronto intervento" da chiamare quando i sistemi normali falliscono.
I sistemi più utilizzati sono quelli che prevedono un intervento da
remoto: per esempio, per una volta hanno forse ragione i paranoici che
impediscono metodicamente a Windows di inviare a Microsoft le
segnalazioni d'errore. La NSA (l'unità TAO nello specifico) sarebbe
infatti in ascolto e userebbe tali segnalazioni per carpire informazioni
sui computer da controllare.
Anche Internet Explorer fa la propria parte di patriota: grazie ai suoi
bug consentirebbe all'Agenzia di installare malware sui PC obiettivo.
Nell'articolo di Der Spiegel si parla poi di un ricco elenco - circa 40
pagine - di prodotti e tecniche adoperate dalla ANT per violare tutti i
sistemi; per lo più si tratta di modifiche al BIOS tramite le quali installare spyware, ma il catalogo contiene anche le vulnerabilità presenti nei dispositivi di aziende note, pronte per essere sfruttate.
L'elenco comprende aziende quali Cisco, Huawei, Dell, Juniper, Western Digital, Seagate, Maxtor e Samsung, tutte impegnate a negare qualsiasi coinvolgimento nella faccenda; Cisco in particolare ha tenuto a ribadire nel proprio blog di non essere a conoscenza di alcuna vulnerabilità nei propri prodotti.
La NSA si interessa anche di cavi sottomarini, nella fattispecie quelli
che costituiscono le dorsali di Internet: un documento riservato
annuncia «il successo nella raccolta di informazioni di gestione del sistema di cavi sottomarino SEA-Me-We (SMW-4)», che collega l'Europa all'Africa del nord, proseguendo verso il Golfo Persico e l'India, ed è gestito da un consorzio di aziende (tra cui anche Telecom Italia Sparkle).
Nel caso specifico, l'Agenzia sarebbe riuscita a «ottenere l'accesso
al sito web di gestione del consorzio ottenendo informazioni che
mostrano la mappa dei circuiti di porzioni significative della rete».
Qualora poi le tecniche utilizzabili da remoto falliscano o per qualche
motivo non sia possibile metterle in pratica, la ANT non disdegnerebbe
un intervento sul campo, intercettando le consegne dei componenti
ordinati online.
Prima di raggiungere il destinatario, questi farebbero una sosta nei
laboratori della NSA dove riceverebbero una piccola aggiunta gratuita:
un dispositivo (una componente hardware o un malware installato) che
consentirà all'Agenzia di continuare la propria opera di sorveglianza.
zeusnews.it
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