Gli antibiotici: un boomerang che minaccia la salute pubblica
Milioni e milioni di confezioni di antibiotici
consumate nel mondo, in eccesso contro ogni forma di batterio, hanno
portato ad una situazione che allarmante è dir poco: si moltiplicano i
batteri resistenti agli antibiotici e in grado di causare anche la
morte.
Secondo un rapporto dei CDC americani, negli Usa almeno 2 milioni di
persone si infettano ogni anno con batteri resistenti agli antibiotici e
almeno 23mila muoiono come diretta conseguenza. Ed ecco la spiegazione:
quando i batteri sono esposti agli antibiotici per lunghi periodi di
tempo, imparano come rendere inefficace il farmaco, cioè mutano. Ogni
volta che una persona assume un antibiotico, nell’organismo vengono
uccisi i batteri sensibili e non dannosi ma i germi resistenti
continuano a moltiplicarsi creando dei superbatteri che mettono a serio
rischi la salute. Steve Solomon, dei CDC, ha spiegato questo fenomeno:
“Si chiama antibiotic paradox: più usi gli antibiotici, meno efficaci
diventano. Inoltre gli effetti collaterali diventano il problema minore a
fronte delle infezioni da superbatteri che possono portare a rischio di
morte”. Le evidenze ormai lasciano intendere come non ci siano più
garanzie di riuscire a trattare le infezioni in maniera efficace. I
medici prescrivono antibiotici anche quando non sono necessari, la gente
li assume come fossero caramelle e questo ha creato un problema di
dimensioni allarmanti. Nei soli Stati Uniti ogni anno ci sono 50 milioni
di prescrizioni di antibiotici. Anche altri fattori contribuiscono
all’aumento dell’antibiotico-resistenza, come la diffusione degli
antibiotici negli allevamenti animali e l’utilizzo massiccio di
detergenti anibatterici.
aamterranuova.it
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