L'avanzata dei vegetariani in Germania
Quasi un cittadino su 10 è diventato vegetariano in
Germania. Una tendenza ben radicata nel mondo del biologico, che attira
sempre nuovi consumatori.
Crescono a dismisura i vegetariani in Germania. Secondo uno studio
dell'Università di Jena sono diventati oltre 7 milioni i consumatori che
rinunciano a carne e pesce, che corrisponde all'8,5% della popolazione.
Un cambiamento che secondo le associazioni consumatori si nota anche
sugli scaffali del biologico, con un aumento costante dell'offerta di
sostituti alla carne e alla tipica Wurst, vecchio orgoglio nazionale
teutonico. E così tra i vari primati economici della locomotiva tedesca
si segna anche quello della cultura vegetariana, con una percentuale
notevolmente superiore agli altri paesi avanzati.
Il 47% dei vegetariani vivrebbe nelle grandi città, sono a maggioranza femminile e di istruzione medio alta. All'interno di essi si rileva anche la crescita di coloro che fanno una scelta etica di fondo, come rifiuto agli allevamenti industriali o al consumo di risorse imputabile ad essi. Di sicura influenza è anche il trattamento feroce che subiscono egli animali negli allevamento, che in Germania ha ottenuto ampia visibilità, avendo imposto per legge, prima della legislazione europea, il divieto di allevamenti di polli nelle microgabbie dove si ammalano molto facilmente.
In un paese tradizionalmente legato al consumo di carne, la cultura vegetariana avanza soprattutto all'interno della sfera del biologico, con sfumature che vanno dalla cultura macrobiotica al crudismo. La cultura vegetariana comunque sembra in grado di conquistare sempre più persone grazie alla sua cultura non dogmatica, che coinvolge nel cambiamento degli stili di vita anche coloro che non sono al 100% vegetariani, ma che potrebbero diventarlo e hanno intanto cominciato a rinunciare al consumo assai poco salutare di proteine animali.
aamterranuova.it
Il 47% dei vegetariani vivrebbe nelle grandi città, sono a maggioranza femminile e di istruzione medio alta. All'interno di essi si rileva anche la crescita di coloro che fanno una scelta etica di fondo, come rifiuto agli allevamenti industriali o al consumo di risorse imputabile ad essi. Di sicura influenza è anche il trattamento feroce che subiscono egli animali negli allevamento, che in Germania ha ottenuto ampia visibilità, avendo imposto per legge, prima della legislazione europea, il divieto di allevamenti di polli nelle microgabbie dove si ammalano molto facilmente.
In un paese tradizionalmente legato al consumo di carne, la cultura vegetariana avanza soprattutto all'interno della sfera del biologico, con sfumature che vanno dalla cultura macrobiotica al crudismo. La cultura vegetariana comunque sembra in grado di conquistare sempre più persone grazie alla sua cultura non dogmatica, che coinvolge nel cambiamento degli stili di vita anche coloro che non sono al 100% vegetariani, ma che potrebbero diventarlo e hanno intanto cominciato a rinunciare al consumo assai poco salutare di proteine animali.
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