Lettera al sindaco di Pozzallo: “Maiali terroni, che vi venga un cancro a tutti”

L’intestazione profuma di ossequio: “Pregiatissimo sindaco di Pozzallo, dottor Luigi Ammatuna”. Il resto però è da censura. 

La lettera arriva da Bologna, è indirizzata al primo cittadino di Pozzallo. E a un certo punto fa così: “Maiali terroni, che vi venga un cancro a tutti, maledetti che non siete altro”. Toni duri, forma anonima, la missiva è stata scritta a mano. Ammatuna, finito sotto i riflettori per il suo impegno nell’accoglienza dei migranti, tutto poteva aspettarsi, tranne che trovarsi tra le mani una lettera contenente pesanti insulti personali e frasi gravemente intimidatorie. “Sei un sostenitore dell’operazione mare nostrum, purché i negri li portino via subito dal tuo paese. Sei un…”.

E ancora: “Voi terroni che ci costate miliardi a noi del nord con gli sbarchi, ma immediatamente li mandate a noi. Sapete cosa vi dico, che vi venga un cancro a tutti i terroni maledetti che non siete altro. Siete sempre stati la nostra rovina. Dio voglia che crepiate tutti brutti maiali che non siete altro”.

Poi la replica del sindaco: “Questo episodio così sgradevole mi offre l’opportunità di andare avanti con maggiore determinazione. La nostra collettività, così come mostrato sabato sera in occasione della partecipatissima manifestazione in ricordo delle 45 vittime dell’ultimo tragico sbarco, è da sempre accogliente. Non ci facciamo scalfire dalle parole, seppur così poco opportune. Difendiamo il nostro modo di accogliere chi cerca solo nuove speranze di vita”.








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