Libia, presunto naufragio: almeno 60 morti. Una madre da Bolzano: mio figlio è lì.

Accertamenti su un’ennesima tragedia: a riferirlo alcuni migranti a bordo di un barcone soccoso dalla Marina. La chiamata drammatica dal barcone: «Mamma, salvami».

Un nuovo naufragio, con un possibile bilancio di circa 60 morti, sarebbe avvenuto in acque libiche a una trentina di miglia dalla costa. Lo hanno riferito alcuni migranti che erano a bordo di un barcone che sarebbe affondato: 62 di loro sono stati tratti in salvo da un mercantile dirottato dalla Guardia Costiera italiana. «Sul barcone eravamo più del doppio», hanno detto. Le dichiarazioni concordi dei superstiti sono state raccolte dall’equipaggio del mercantile, e sono state girate alle autorità italiane. Il naufragio sarebbe avvenuto in acque libiche, alcune ore dopo la partenza dei migranti da un porto della Libia.
  • I soccorsi della Marina
Il mercantile è uno dei cinque dirottati giovedì dalla centrale operativa della Guardia Costiera per prestare soccorso a una miriade di imbarcazioni dirette verso l’Italia. La Guardia Costiera ha schierato nelle ultime ore nel Canale di Sicilia cinque motovedette e due navi a supporto dell’attività della navi della Marina Militare impegnate nell’operazione Mare Nostrum.
  • «Mamma, aiutaci»
Si aggrappa alla speranza che suo figlio sia ancora vivo una donna etiope che abita a Bolzano e che giovedì aveva ricevuto un drammatico appello telefonico dal figlio di vent’anni che chiedeva aiuto da un barcone in avaria in mezzo al Mediterraneo. Non è chiara la sorte delle persone a bordo dell’imbarcazione: secondo notizie date dalla Caritas e che non è possibile al momento verificare, un centinaio dei 200 migranti che erano partiti dalla Libia non risponderebbero all’appello. Il giovane, in fuga dalla Libia dove era stato rinchiuso in un campo profughi, implorava la madre di chiedere aiuto per quanti si trovavano a bordo, in una situazione molto critica dato che il mezzo imbarcava acqua. Il ragazzo è riuscito a dare le coordinate, che corrispondono ad un punto di mare in acque libiche. 

  • L’allarme da Bolzano
Da Bolzano è scattata la catena della solidarietà, con la questura che ha allarmato la Guardia costiera. Successivamente era giunta la notizia che il battello era stato individuato e che i migranti erano stati condotti sulla terraferma in Italia. Le informazioni sono state date all’Ansa dagli operatori della Casa Migrantes di Caritas Bolzano, che hanno seguito in prima persona la vicenda. Nel frattempo la madre del giovane etiope ha cercato inutilmente di richiamare al telefono il figlio, senza però ottenere risposta.
  • Il ragazzo sarebbe salvo
Fonti militari contattate dall’ANSA confermano che il ragazzo sarebbe vivo e dovrebbe trovarsi a bordo di una unità diretta verso l’Italia. L’allarme lanciato dalla donna etiope era stato girato dalla questura di Bolzano alle autorità marittime: la Guardia Costiera aveva così potuto individuare l’imbarcazione indicata dal giovane che, salpata da Tripoli, era diretta verso l’Italia. Quell’imbarcazione è stata «agganciata» dai mezzi di soccorso che operano nel Canale di Sicilia e tutti i migranti che erano a bordo - fra cui, si ritiene, anche il giovane figlio della donna etiope - sono stati tratti in salvo.
  • Giovedì soccorsi 2500 migranti
Le condizioni meteo marine in miglioramento stanno favorendo la partenza di migranti e nelle ultime ore numerose sono state le richieste di soccorso ricevute dalla Guardia Costiera italiana. Sono circa 2.500 i migranti soccorsi nella giornata di ieri a circa 30 miglia dalle coste libiche. Le diverse richieste di aiuto sono giunte nel corso dell’intera giornata alla Centrale Operativa di Roma attraverso telefoni satellitari. Dopo avere localizzato i barconi sono state inviate cinque motovedette di Lampedusa, Nave Peluso e Nave Corsi della Guardia Costiera e sono stati inoltre dirottati alcuni mercantili che navigavano in zona, per assicurare la prima assistenza e dare ausilio nel soccorso. Giunte sul posto, le unità della Guardia Costiera ed i mercantili hanno iniziato le fasi di trasbordo che si sono concluse nella notte. La nave Peluso è giunta questa mattina a Pozzallo con 251 migranti, la nave Corsi giungerà stasera sempre a Pozzallo con altri 350 mentre, le motovedette sono giunte nel primo pomeriggio in porto a Lampedusa con a bordo 863 migranti. Non sono ancora noti invece i porti in cui saranno condotti gli oltre 1200 migranti tratti in salvo dai cinque mercantili intervenuti nelle operazioni di soccorso.


 

 

corriere.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Orge omosessuali in Vaticano, ecco i nomi degli ecclesiastici finiti sotto accusa

Fotovoltaico al grafene: potente quasi quanto l'uranio

Cairo-Dock 3.2 migliora il supporto per Multi-screen e Ubuntu 13.04