Cibi contraffatti, un affare da 13 miliardi di euro contro la nostra salute
L’Unione Europea è corsa ai ripari con un portale ad hoc: il Rapid alert system for food and feed, che è nato per fornire alle autorità di controllo uno strumento efficace per scambiarsi informazioni sui provvedimenti presi contro la possibilità di seri rischi riguardanti il cibo e il foraggio.
La crisi incalza, i consumatori cercano di risparmiare dove possono.
Anche al supermercato. E le agromafie ne approfittano: tra
contraffazione e cibi adulterati l'affare vale circa 13 miliardi di
euro, secondo i dati di Coldiretti. Solo nel primo semestre del 2013
sono stati sequestrati 1 milione 800 mila chilogrammi di alimenti
contraffatti o adulterati e circa 951 mila confezioni.
Per fare fronte a questa emergenza l'Unione Europea è corsa ai ripari con un portale ad hoc: il Rapid alert system for food and feed, sistema nato per fornire alle autorità di controllo uno strumento efficace per scambiarsi informazioni sui provvedimenti presi contro la possibilità di seri rischi riguardanti il cibo e il foraggio, ma che diventa utile anche per tutti i cittadini.
UN PORTALE PER LE EMERGENZE. Sul sito, per esempio, è possibile trovare tutti i casi denunciati di carne di manzo ''taroccata'' con quella di cavallo. L'elenco dei cibi ''problematici'' viene fornito dai singoli Paesi, che ogni giorno dispongono controlli sia alle frontiere sia nei mercati o direttamente nei luoghi di produzione. Da lì i campioni vengono fatti analizzare in laboratorio e se non risultano conformi alla normativa parte la segnalazione. Nessun Paese è immune.
Ogni giorno le autorità bloccano del cibo, oppure scoprono che sono in circolazione partite avariate. Dalla Germania al Nord Europa, passando ovviamente per l'Italia. Dove il 13 novembre è stata ritirata dal mercato una partita di frutti di bosco proveniente dalla Bosnia, ma lavorata in Italia che presentava il virus dell'epatite A.
cadoinpiedi.it
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