JP Morgan sotto attacco su Twitter
Insulti e minacce al banchiere Jimmy
Lee, che aveva seguito la vendita di titoli del sito di microblogging e
avrebbe dovuto moderare l’evento online all’hashtag #AskJPM.
Autogol per JP Morgan Chase: la banca ha dovuto cancellare una sessione
di domande e risposte programmata su Twitter dopo che il suo account è
stato bombardato da migliaia di insulti e attacchi.
"Brutta idea! Ora torniamo a lavorare" ha scritto il portavoce della società, Brian Marchiony, dopo la cancellazione della sessione con il banchiere Jimmy Lee, che aveva la seguito la vendita di titoli del sito di microblogging e avrebbe dovuto moderare l'evento, online all'hashtag #AskJPM. Le domande, infatti, erano state mandate in anticipo rispetto alla sessione programmata per giovedì 14 novembre.
LE ACCUSE PER IL TRADING SUI DERIVATI Il risultato non è
stato affatto quello desiderato dalla JP Morgan: accanto a qualche
domanda curiosa, la banca è stata bombardata di insulti per le perdite
miliardarie collegate agli errori sul trading di derivati nella vicenda
"London whale" e per il patteggiamento da 13 miliardi di dollari per
violazioni sui titoli garantiti da mutui. La vicenda è già diventata un
"case study" per gli esperti di social media, visto che su 8mila tweets
inviati dagli utenti, almeno due terzi contenevano insulti e commenti
negativi. A peggiorare la situazione per la JP Morgan ci si è messo
anche il movimento Occupy Wall Street, che ha incitato gli utenti ad
attaccare la banca.
cadoinpiedi.it
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