Anonymous attacca il governo italiano: tango down per quattro siti istituzionali
La
battaglia degli antagonisti si muove anche sul web: mentre a Roma si
registrano i primi scontri, in particolare nei pressi del Ministero
dell'Economia, con confronti con la Guardia di Finanza che presidia
l'area, Anonymous annunciato un'operazione di Denial of Service contro
alcuni siti istituzionali italiani, nel tentativo di farli cadere sotto i
colpi di un numero massiccio di connessioni simultanee.
Finora sono quattro i siti che non hanno resistito
all'attacco e sono finiti offline, ovvero quello del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, del Ministero dello Sviluppo Economico,
della Corte dei Conti e della Cassa depositi e prestiti.
Gli attacchi sono stati rivendicati dalla filiale italiana di Anonymous, e confermati sui profili Twitter e Facebook
internazionali: l'attacco è iniziato alle 16 ora italiana ed il primo
sito a crollare è stato quello del Ministero delle Infrastrutture;
mezz'ora dopo è toccato quello della Corte dei Conti e a quello della
Cassa depositi e prestiti, mentre un paio di ore più tardi il sito del
ministero dello Sviluppo Economico è risultato offline.
Stando ad altre informazioni sarebbero sotto attacco anche i
siti internet di alcuni dei maggiori quotidiani italiani fra cui la
Repubblica, il Corriere della Sera e il Messaggero che però attualmente
(alle 18:40) risultano funzionanti.
Nel comunicato di rivendicazione Anonymous afferma la
propria contrarietà alle politiche di austerity messe in atto dallo
Stato italiano «da quasi 30 anni. Tagli alla spesa pubblica e
sfruttamento del lavoro semischiavile dei profughi senza diritti per
aumentare l'insicurezza sociale e ribassare il costo del lavoro di tutti
i cittadini e gli stranieri».
Secondo Anonymus le condizioni degli immigrati sono
«scentemente create dallo Stato, e solo i padroni,
innanzitutto quelli delle Industrie, possono ricavarne profitto»
btimes.com
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