Ilva, concluse le indagini: Nichi Vendola accusato di concussione
C'è anche Nichi Vendola tra le 53 persone che hanno ricevuto
notifica della chiusura delle indagini preliminari sull'Ilva di Taranto.
L'ipotesi di reato per cui è coinvolto il governatore della Puglia è di concussione "in danno del direttore regionale di Arpa (Agenzia che si occupa di prevenzione e tutela ambientale) Puglia Giorgio Assennato", si legge nelle carte che compongono l'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e soprannominata 'Ambiente svenduto'.
Tra gli altri indagati 'eccellenti' ci sono anche Emilio Riva, i figli Nicola e Fabio (cioè i vertici dell'acciaieria), il sindaco tarantino Ippazio Stefàno, l'ex assessore regionale Nicola Fratoianni (oggi deputato di Sel), l'assessore all'Ambiente per la Regione Puglia Lorenzo Nicastro e Donato Pontassuglia, consigliere regionale del Partito Democratico, tutti accusati a vario titolo di avvelenamento di sostanze alimentari, di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, di emissione di sostanze inquinanti violando le norme a tutela dell'ambiente e di favoreggiamento.
Per quanto riguarda Vendola, secondo gli inquirenti, a causa delle
"sollecitazioni" operate "dai vertici Ilva" proprio nei suoi confronti, il governatore della Puglia avrebbe 'spinto' il già citato Assennato affinché avesse un 'occhio di riguardo' rispetto ai Riva, operazione che sarebbe confermata da quanto scritto dalla stessa Gdf: "all'esito
di quella vicenda concussiva e per effetto di essa, in realtà il prof.
Assennato ridimensionerà il proprio approccio (sull'Ilva), fino a quel
momento improntato al più assoluto rigore scientifico".
Inoltre, secondo alcune intercettazioni riportate dal Fatto Quotidiano,
dopo le presunte pressioni di Vendola l'atteggiamento del direttore
dell'Arpa Puglia "si è molto.. responsabilizzato", tanto che il legale
Franco Perli disse a Fabio Riva di non continuare con la sua operazione
per arrivare alla sostituzione di Assennato, specificando che "potremmo
trovarcene anche uno molto peggio".
Anche lo stesso direttore dell'Arpa, in ogni modo, è tra gli indagati
con l'ipotesi di reato di favoreggiamento, come sottolineato dagli
inquirenti che sospettano l'occultamento, proprio da parte dei
vertici dell'agenzia e della regione Puglia, delle presunte pressioni
che sarebbero state fatte dal leader di Sel Nichi Vendola.
btimes.com
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